Roma-Bayer 1-0 e Bologna. La costanza dei grandi cantanti bolognesi per chiudere bene la stagione.

Aveva ragione Mourinho quando ha detto che è una partita che si gioca in 180 minuti e avevo torto io a volerla chiudere all’andata. Dovremo giocare alla Bayarena pensando di stare 0-0. La Roma, decimata dagli infortuni, ha lasciato il campo al Bayer. Ma i rossoneri dell’ovest della Germania sono stati pericolosi solo nei primi minuti con due occasioni, propiziate dall’ottimo Wirtz.

Poi, nel secondo tempo, mentre Mourinho prepara le carte della disperazione degli ancora convalescenti Dybala e Wijnaldum. Edoardo Bove, romano e romanista, decide di svoltare la partita e grazie a un’azione tambureggiante, prima serve Abraham, ma su di lui Hradecky para, poi è lui a segnare. 1-0.

Incredibile poi l’occasione di Frimpong. Bravissimo Bryan a dirgli di no sulla linea. Alla fine è 1-0 che ci dà un minimo vantaggio alla Bayarena. Forse non basterà solo la fase difensiva al ritorno come fu contro il Real Sociedad agli ottavi, ma dovremo anche essere veloci in contropiede. Adesso andremo a Bologna dove ci aspetta un’ottima squadra come il Bologna allenata da un bravissimo allenatore come Thiago Motta.

E non succede quasi mai a due come noi di credere che sia possibile trovare un complice in questo disordine. Questi sono i versi di un cantante bolognese e bolognista come Cesare Cremonini. Nel corso del tempo, Bologna, che io immagino come una donna dalle tette grandi e un po’ puttana, ha partorito grandi cantanti come, appunto, Cesare Cremonini e in passato Lucio Dalla e Gianni Morandi, tutti grandi tifosi del Bologna.

Nella Primavera del 2014 andai a Bologna in trasferta e vidi questa splendida vittoria grazie al Ninja. 0-1. In quei giorni si concretizzava la Rivoluzione dell’Ucraina. Un tema in cui siamo ancora dentro per la malaugurata invasione della Russia.

Lucio Dalla è stato un grande artista. Mia madre lo amava. Purtroppo il tempo ce lo ha tolto troppo presto. E’ capitato che duettasse con Gianni Morandi. Un’icona dell’Italia degli anni ’60 anche come attore. Tuttora Morandi è un’artista ancora in voga grazie alla sua amicizia con Jovanotti, che invece è romanista. Da lui, deve imparare la Roma ad essere continua e costante, ad andare sul palco sempre per dare tutto. In Europa League è stata una partita difficile, ma abbiamo vinto, allo stesso modo dobbiamo mettere in campo tutto anche al Dall’Ara.

A commento di Roma-Cagliari sempre nel 2014, ma in autunno, misi Angeli di Lucio Dalla

Spesso Lucio Dalla parlava di “russi e americani”, cercando di promuovere la pace. Chissà cosa avrebbe detto adesso che la Russia ha invaso l’Ucraina. Il comportamento imperialista della Russia ha messo sempre in crisi l’etica del PCI. Scosso da un dramma interiore tra la vocazione libertaria della Resistenza e il totalitarismo sovietico. Basta ricordare quando l’Unione Sovietica entrò in Ungheria e Cecoslovacchia per fermare le riforme sulla libertà e la democrazia. Il PCI fece dibattiti furiosi. Fu allora che venne coniato il termine centralismo democratico, che poi è un ossimoro per spiegare che i dibattiti sono importanti, ma poi la direzione politica viene decisa dai dirigenti. Sarebbe curioso ipotizzare un intervento massiccio dell’Occidente allora. Non ci fu. Queste riforme furono represse nel sangue.

Poi il PCI prese una posizione autonoma ed europeista con il concetto di eurocomunismo di Enrico Berlinguer. Bologna è sempre stata una città dallo spirito comunista e ora democratico.

Adesso sinceramente io sono preoccupato per il futuro della Russia con una situazione sempre peggiore in Ucraina e Prigozhin che fa sentire sempre di più la sua voce contro Shoygu, Ministro della Difesa, e Gerasimov, capo delle Forze Russe in Ucraina.

Tutti dobbiamo impegnarci affinché la Russia abbia un passaggio di potere pacifico, ristabilendo elezioni democratiche, diritti e libertà di opinione e che poi il nuovo presidente, chiunque sia, porti avanti una politica di pace esterna, interna e di benessere per i russi. Anche come cittadini del mondo dobbiamo avere sempre la costanza di promuovere: pace, diritti e democrazia. E’ un proposito mio personale.

Il Bologna di Thiago Motta gioca con il 433 che poi in fase offensiva diventa 4231 con Dominguez (o Ferguson) più avanzato, mentre Schouten e Moro (o Dominguez) girano in senso rotatorio per smarcare uno dei due e permettergli di costruire.

In fase offensiva, si mettono anche con 4 davanti.

In fase difensiva difendono anche col 451.

A volte possono essere colti con la difesa alta e messa male perché i terzini spesso stanno alti.

In fase offensiva, c’è Ferguson che è un giocatore che spesso cerca la giocata difficile, Orsolini come attaccante destro a cui non bisogna lasciare il centro perché è tutto mancino e Barrow come attaccante sinistro che cerca il centro per tirare a giro di destro.

Qui vediamo Orsolini in attacco. Alex Sandro giustamente gli chiude il centro, ma l’attaccante bolognese è in buona forma e insidioso anche andando sul lato, procurandosi un rigore, che poi trasformerà.

Penso che Arnautovic giocherà dal primo minuto. E’ bravo spalle alla porta, bravissimo nell’inserimento sui filtranti e sui cross dall’esterno. E’ tutto mancino. Be careful!

Difendono ibridi sui corner con 3 uomini a uomo e il resto a zona. A Skorupski piace uscire.

Abbiamo visto una Grande Roma contro il Bayer, ma nella logica dei due tavoli, anche al Dall’Ara, serve costanza di rendimento, a prescindere da chi scende in campo. Daje Roma!

Giordano Sepi

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