Roma-Salernitana 2-2 e Fiorentina. Lorenzo De Medici: l’arte della pace e del benessere.

Ormai è chiaro che il campionato non interessa più alla Roma. Abbiamo messo in campo molti giovani che hanno giocato poco quest’anno, come Tahirovic. Bove come difensore centrale e terzino destro. Camara che ha giocato poche partite.

Il risultato è giusto. La Salernitana passa in vantaggio con un gran lancio di L.Coulibaly per Candreva che tocca al volo alle spalle di Rui Patricio. 0-1. Bellissimo gol obiettivamente. Nel secondo tempo la Roma mette diversi titolari come Pellegrini, Matic e Abraham. Pellegrini batte bene la punizione. Ochoa fa un miracolo ma poi non può nulla su ElSha (ottimo come al solito). In una situazione in cui siamo messi male Dia riporta in vantaggio la Salernitana. 1-2. Poi da mischia su calcio d’angolo, Matic pareggia. 2-2.

La buona notizia è che abbiamo recuperato la maggior parte degli infortunati: ElSha, Llorente, Smalling e Wijnaldum. Non mi interessa la polemica sulle parole di Mourinho su Dybala in tribuna(se infortunio o pretattica). Se giocherà, sarò contento, se non giocherà, penso che possiamo portare a Budapest comunque un’ottima squadra.

Ora andremo a Firenze, città multirazziale, d’arte e di pace, per una partita che sarà un allenamento per entrambe per le finali. Loro per la Conference. Noi per l’Europa League.

Quant’è bella giovinezza, pur si fugge tuttavia, del doman non v’è certezza, chi vuol esser lieto, sia. Uno dei personaggi più simbolici di Firenze è Lorenzo De’ Medici, signore illuminato di Firenze, grande poeta e politico. Forse tutti siete a conoscenza della Congiura de Pazzi, volta a rovesciarlo a cui lui rispose in modo fermo. Non tutti sanno che la condanna a morte di Salviati, giustiziato in pubblica piazza, cardinale del Papa, portò le truppe di Roma ad assediare Firenze e la trattativa che fece Lorenzo per salvare la città è ancora avvolta nel mistero. Questo anche per ricordare che i papi non sono sempre stati uomini di pace, ma spesso nel Medio Evo e nel Rinascimento mettevano l’armatura e andavano a combattere.

Lorenzo era un uomo di pace. E come ci sarebbe bisogno di pace nel mondo? Era amato dai fiorentini. Poi quando veniva messa in dubbio il suo regno, come fu con i Pazzi. Rispondeva duramente. L’autodeterminazione dei popoli è sacra. Questo principio deve essere guida nella guerra in Ucraina. Allo stesso modo è il caso di incominciare a parlare di disarmo nucleare collettivo, ordinato e contemporaneo. Il Giappone con la riunione del G7, paese che ben sa cosa significa l’arma nucleare, è di insegnamento per tutti.

Italiano schiera il 4231 con possesso, gioco offensivo e difesa alta. Trovo inutile fare la formazione perché prevedo che terranno molti titolari in panchina per preservarli per la finale. Lo stesso discorso vale per noi.

Vi faccio comunque qualche osservazione che può essere utile.

Il playmaker è Amrabat che si può mettere anche in mezzo ai centrali alla bisogna.

Attaccano sulla loro destra con il terzino, Dodò. In questo caso, l’ala destra, Nico Gonzalez si accentra e può essere servito anche per il tiro da fuori (è tutto mancino).

Pressano molto alti con i 3 uomini a uomo sui nostri difensori centrali. Qui la Fiorentina è in bianco.

Sui corner in attacco fanno il trenino.

E’ un ottimo allenamento per la finale. Per alcuni dei nostri è l’occasione per lanciare la propria candidatura per la finale. Daje Roma!

Giordano Sepi

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