Roma-Frosinone 2-0. Servette. Il ristoro della famiglia.

Buona partita per la Roma ancora con tanti problemi. La decidono Lukaku su assist da fuoriclasse di Dybala e Pellegrini sempre su punizione di Dybala. Da sfruttare di più Cristante da ultimo uomo nella costruzione proprio come Master del gioco per gestire quando ti trovi in vantaggio e in generale quando hai più qualità. Bove è fondamentale perché nella battaglia di centrocampo è il nostro Pelide Achille. Paredes bravo nella lettura della situazione d’attacco e a intercettare alcuni passaggi. In progresso Ndicka. La Roma non ha subito tiri in porta, il che ha determinato la seconda clean sheet stagionale.

Verso il termine della partita c’è stato il curioso infortunio di Marchetti, l’arbitro. Il suo arbitraggio è stato completamente asettico. Secondo il vecchio adagio che, se fa bene il suo lavoro, l’arbitro non è un aspetto importante della partita.

Mourinho ha voluto sottolineare che ha visto una squadra. Antecedentemente l’inviata di DAZN gli ha chiesto di mettere l’auricolare e lui ha detto “Sono stanco. Tanti viaggi”. L’impressione è che il nostro condottiero soffra un po’ di stress. Poi il suo essere professionista lo fa continuare ad allenare, cercando il meglio.

Dopo Genoa, disse “Questo risultato mi dà tristezza non solo in senso individuale ma come romanista per i romanisti”. Questo dimostra la grande empatia, sensibilità di José. Di come è entrato nel sistema Roma. Nella famiglia Roma. Lui è parte della famiglia. E’ il capo carismatico. Però personalmente lo vedo un po’ stressato.

Allenare per 25 anni sempre sulla cresta dell’onda alla ricerca spasmodica e ossessiva della vittoria può stancare. Lui poi ha detto “Sto bene a Roma e resterò qui fino al 30 giugno”. Questo, da parte sua, è molto professionale e empatico nei confronti della sua Famiglia. Poi però, da parte mia, dopo il 30 giugno gli consiglio un anno sabbatico.

Il Sabbah. Il Sabato ebraico, che ha dato origine alla domenica cristiana e al venerdì islamico, è un momento di riposo ordinato dalla religione. Non è semplicemente una festa in cui ubriacarsi. E’ un momento di riflessione e meditazione sulla settimana andata e quella che sta per venire. E’ estraniamento dai problemi quotidiani. Dalle tante polemiche inutili di ambienti spesso tossici.

Significa trovare ristoro nella famiglia come può essere lo staff tecnico, i giocatori e i tifosi Romanisti. Adesso c’è una stagione in cui la Roma può ancora dire tanto e sarebbe importante, anche per vivere l’anno sabbatico in pace, portare a casa un trofeo. Adesso non è il momento di riposare.

Se Mourinho deve reagire, il nostro Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, deve continuare ad agire con la calma che ultimamente la contraddistingue. Essere all’opposizione significa anche usare toni forti. Essere al governo significa gestire la res publica, significa infondere pace.

Anche se sono di sinistra, non posso che approvare un programma di collaborazione tra Europa e Africa che faccia crescere l’Africa sotto l’aspetto dell’industria, della raccolta delle materie prime e della cultura diffusa, che andrebbe a combattere il terrorismo del daesh, che sta trovando nuova linfa nei paesi subsahariani.

Sono contrario se invece questi soldi europei servano per operazioni meramente di polizia, in cui disperati vengono carcerati e torturati senza nessuna colpa. Non è così che fermi l’immigrazione. Anzi così dai una mano alle tesi terroristiche.

Il Servette (la migliore squadra di Ginevra e una delle più nobili della Svizzera) di René Weiler gioca col 442. In casa cercano il possesso con la costruzione.

Un giocatore con cui costruiscono è il centrocampista Cognat, soprannominato le Petit Prince per la sua piccola statura e la sua enorme classe. Qui in maglia granata ha appena uccellato l’avversario dello Slavia Praga con un tunnel.

Attaccano principalmente sul loro lato destro, nostro sinistro, con Antunes e Bedia (mancino), anche se non posso escludere che possano attaccare anche dal loro lato sinistro, nostro destro con Mazikou, che già affrontammo quando giocava nel CSKA Sofia nel 22, e con Stevanovic.

In fase difensiva non fanno molto pressing, ma rispettano l’iniziale 442. In fase offensiva, si possono mettere anche col 244. Qui il 442 in fase difensiva. Molto stretto sul loro lato sinistro.

Difendono a uomo sui corner con un uomo nell’area piccola per anticipare i colpi di testa sul primo palo.

Abbiamo parlato di stress, di Sabbah, di Europa e Africa, il vero ristoro del Sabbah non è il riposo ma l’amore di una famiglia. La Famiglia Roma. La Famiglia Mondo. Andiamo da favoriti dentro la nostra casa (l’Olimpico) ad affrontare una buona squadra come il Servette. Ci sarò anch’io. Daje Roma!

Giordano Sepi

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