Servette-Roma 1-1. Sassuolo. Ho ancora la forza.

Benino (come i voti che mi davano all’elementare) il primo tempo, male il secondo. Bene l’inserimento in dribbling di Llorente per il gol di Romelu. A inizio secondo tempo ci abbassiamo tanto e subiamo il gol di Bedia. Bene Svilar e Lukaku. Dybala sbaglia un paio di gol facili, ma prende anche un sacco di botte. Male i cross di Spina. ElSha vicino alla porta deve cercare di più la conclusione. Nel complesso, affrontavamo un club che veniva da 7 vittorie consecutive, che ha guadagnato la qualificazione agli spareggi di Conference e il campo non era il massimo.

Ieri, la Roma ha deluso. Poteva e doveva vincere. Adesso passare direttamente agli ottavi è molto difficile, visto che lo Slavia ha vinto a Tiraspol (2-3). Siamo comunque qualificati per gli spareggi che, come ha detto il nostro condottiero, José Mourinho, “Non è una tragedia”.

Ho ancora la forza è una canzone di Luciano Ligabue dedicata a quel mito che è Francesco Guccini (entrambi originari dell’Emilia Romagna come Sassuolo). Intendo che ho ancora la forza di combattere contro le ingiustizie, contro la guerra, i massacri, le armi, la morte. Contro le invasioni di Israele e Russia. Contro i soprusi delle dittature per la libertà di tutti gli esseri umani, in particolare delle donne, messe da parte, sottomesse, in posizione subalterna. Contro i regimi totalitari o anche soltanto autoritari senza autorevolezza. Perché autoritarismo è il contrario dell’autorevolezza. Ho ancora la forza di “garantire la mia parte”. Anche per la Roma, malgrado la delusione di Ginevra.

Sicuramente mi aspetto un altro tipo di prestazione a Reggio Emilia, anche perché, a differenza di Ginevra, il Mapei Stadium è un biliardo. Non abbiamo la scusa del campo. In generale, non abbiamo scuse per un risultato diverso dai 3 punti.

Il Sassuolo di Dionisi gioca con il loro classico 4213 che poi può diventare 4123 in fase di attacco e di pressing.

Quando pressano, vanno in 5 sui difensori e i centrocampisti (le due mezzale e i tre attaccanti), con il terzino che può andare a marcare il nostro esterno (nella prima foto Il Sassuolo è in giallo).

Il costruttore principale di gioco è Boloca che o si mette tra i due difensore centrali, facendo la salida lavolpiana (qui Il Sassuolo è ancora in giallo)…

… O col 23 con al centro Boloca.

Un altro centrocampista interessante è Thorstvedt che è bravo negli inserimenti in attacco, facendo anche parecchi gol (doppietta con la Salernitana). In questa foto si vede Vinha (nostro vecchio amico), il terzino sinistro, che ha il piede sinistro principale ed è quindi coerente con la sua fascia, che fa l’assist basso al centro, con Pinamonti che va sul primo palo e fa il velo e Thorstvedt che segna sempre di sinistro.

Le due ali possono tornare anche indietro in fase difensiva. In fase di attacco, ricordiamoci che hanno il piede convertito, quindi Laurienté o Castillejo (l’attaccante sinistro) va verso il centro per tirare di destro e Berardi (l’attaccante destro) va verso il centro per tirare di sinistro. Non escludo che quest’ultimo possa fare anche l’assist basso di destro al centro o per Laurienté o per Pinamonti (principalmente destro, ma dovremo coprire anche il sinistro).

Sui corner, difendono a zona.

Daje Roma!

Giordano Sepi

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