Sassuolo-Roma 1-2. Imperfetti come noi, ma in grado di sorprendere tutti.
Non esiste la perfezione. Anche per questo ci piace la Roma. Perché imperfetta come siamo noi. Ancora una volta la Roma si è trovata sotto. Come col Lecce sembrava una storia già scritta. Ma stavolta siamo in trasferta. In trasferta per modo di dire. Perché tanti Romanisti, non solo di Roma, hanno riempito lo stadio. Non siamo perfetti e il gol di Matheus Henrique è lì a testimoniarlo, nonostante una buona partita nel primo tempo della Roma.
La perfezione è staticità. E’ benessere che porta a noia e apatia. Invece l’imperfezione è movimento. E’ cercare di migliorare. E’ tendere a ciò che è più che perfetto, come il tempo verbale latino.
E’ questo che ci fa amare la Roma. Ci sono le squadre perfette come l’Inter che vincono 0-3 al Maradona, senza intoppi e recriminazioni. E ci siamo noi. Con le nostre imperfezioni. Abbiamo migliorato l’atteggiamento. Adesso andiamo a dominare anche in trasferta. Giusto. Poi però questo non ti assicura la vittoria. Come Falcone, oggi Consigli è insuperabile. Come il tonno.
Oggi Consigli è il miglior portiere del mondo come spesso capita alla Roma. Il Sassuolo gioca bene. Non si limita a difendere, ma va all’attacco. Non lesina interventi duri come il pestone, o step on foot, di Boloca a Paredes che gli costa il rosso.
I cambi sono decisivi. In particolare un biondone danese, alto e massiccio. Rasmus Kristensen. Non chiedetegli qualità. Non chiedetegli il controllo di palla.. Rasmus è imperfetto come noi. Però, se volete grinta e garra, affidatevi a lui. E’ lui a guadagnare il rigore che Paulo, il nostro meraviglioso Paulo, mette dove Consigli non può arrivare, nonostante abbia intuito dove lo tirava.
Anch’io avevo dubbi sulla personalità di un giovane arbitro come Marcenaro come il nostro condottiero, José Mourinho. Ma sulle decisioni ha ragione. Anche sul rigore, è la tipica shanketta che fa cascare Kristensen. Poi sinceramente Kristensen, per il carattere che ha, non simulerebbe nemmeno davanti alla Santa Inquisizione, come fece Giordano Bruno: la storia ha premiato entrambi.
Ma oggi Consigli le para tutte e allora serve l’ineluttabile che aiuta gli audaci come una deviazione su un tiro di Kristensen, l’eroe del giorno, che scavalca il portiere neroverde, il momentaneo Ettore della partita. La Roma vince. Tanti, compreso me, dobbiamo chiedere scusa a Rasmus. Ieri è stato lui a portarci i 3 punti.
Le buone notizie arrivano anche dall’Ucraina dove gli ucraini si stanno consolidando sulla sponda destra del Dnepr. Noi siamo dalla parte dell’Ucraina, ma chiediamo anche la pace, attraverso il ritiro delle truppe russe nei territori occupati.
Allo stesso modo, come testimonia questa bandiera dei romanisti, la Roma è dalla parte di chi soffre anche nella Terra Santa. Personalmente, prego i governanti di ricominciare con la tregua e di iniziare un dialogo che porti a una pace duratura.
Siamo stati fortunati a Reggio Emilia, ma è stata una fortuna propiziata da volontà e coraggio. Adesso ci aspetta un’ottima squadra come la Fiorentina, ma siamo sulla strada giusta per battere chiunque ci intralci il cammino. Ripeto: CHIUNQUE. Daje Roma!
Giordano Sepi