Fiorentina. Il viaggio.

C’è un bellissimo libro, che lessi tempo fa, che si chiamava “On the road” (Sulla strada). Era il racconto di un viaggio in autostop. Non era un romanzo normale. Perché non aveva una storia vera e propria, un antagonista e una trama unica. Era una serie di vicissitudini che Jack Kerouac (lo scrittore di questa storia) viveva nel suo viaggio avventuroso coast to coast in USA.

Non aveva una mission ben precisa. Il suo scopo era vivere una vita avventurosa. Il suo scopo non era la destinazione. Forse il suo scopo era il viaggio in sé.

Così la Roma, noi individualmente come persone e il mondo in generale dobbiamo fare. Non dobbiamo pensare alla destinazione, ma vivere il viaggio con le nostre avventure, le nostre sfighe e la nostra buona suerte. Anche se poi non ci muoviamo. Anche se il viaggio è l’Olimpico. Casa nostra. Non conta la destinazione. Conta il viaggio.

Italiano schiera il 433 con gioco d’attacco, di pressing e di possesso. Il buon pressing nasconde problemi difensivi evidenti.

Gli attaccanti più pericolosi sono le ali, in particolare Nico Gonzalez (a cui Italiano non rinuncia mai) sulla loro destra, nostra sinistra, che è mancino e può andare verso il centro per cercare il tiro. Stesso discorso per Kouame sulla loro sinistra. Entrambi sono bravi con l’assist. Sulla loro destra, c’è anche Sottil bravo specialmente con l’assist, ma capace anche col tiro.

Costruiscono con il 23 con il centro del gioco che è Arthur. (o Maxime Lopéz).

In alternativa, Parisi, adattato terzino destro, tutto mancino, si spinge in avanti e lì va a costruire Arthur (o Maxime Lopéz).

In fase di pressing si possono mettere col 4123 o col 4213 con Barak o Bonaventura che va a pressare sul playmaker.

Difendono a uomo sui corner ma, siccome fanno tanto possesso e giocano molto d’attacco, nelle loro partite è molto raro battere corner (qui la viola è in bianco).

Il viaggio riguarda anche il mondo. Non capisco quale è il beneficio per Israele di tanti bimbi morti. Mi sembra, allora, giusto che Papa Francesco abbia indetto per il 26 maggio la giornata dei bimbi. Puoi essere l’uomo più ricco del mondo, ma la ricchezza più grande saranno i bimbi, i giovani, i figli. Per molti, la vita è un viaggio breve. Per altri, la vita è un viaggio lungo, ma pieno di dolore. A loro va la mia preghiera. Il viaggio del mondo deve essere destinato alla pace nel mondo, a più diritti e alla democrazia. Tutto dipende dal nostro viaggio personale nella vita.

Il viaggio della vita affronta una tappa a casa nostra. All’Olimpico famelico di vittorie. Questo è un buon auspicio per la Roma come la vita di tanti uomini buoni sono il viaggio che il mondo deve affrontare per la pace nel mondo, più diritti e democrazia. Daje Roma!

Giordano Sepi

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