Atalanta-Roma 2-1. Genoa. Toti, Salis, Fico. Adesso serve buon senso.

In momenti difficili come questi per la Roma, per la politica nazionale e internazionale, serve ragionare e usare buon senso per risolvere queste situazioni complesse.

Ancora con le scorie di giovedì. Abbiamo affrontato Bergamo svuotati di motivazione. In più, DDR insiste col 352 quando lui ha già detto che la squadra non lo metabolizza. Nello specifico il 352 della Roma è molto debole quando costruiamo contro il pressing. In pratica stiamo sempre dentro la nostra metà campo. Il primo tempo semplicemente non scendiamo in campo e il risultato di 2-0 è anche fortunato per la Roma.

L’Atalanta non ha fatto turnover all’inizio, come io pensavo, ma una volta messo al sicuro il risultato, nel secondo tempo fa riposare qualcuno. Riusciamo a conquistare un rigore sotto molti aspetti fortunoso e il gol che accorcia le distanze di Lorenzo. In generale, anche dopo il rigore, le occasioni migliori sono a favore delle riserve dell’Atalanta. Risultato giusto. Noi siamo stati mediocri.

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Diciamo che abbiamo il 20% di possibilità di andare in Champions. Tutto dipende se l’Atalanta arriverà quinta e non tra le prime 4, nel frattempo vincerà l’Europa League e se non ci faremo superare dalla Lazio. E’ molto difficile anche perché in questo finale di stagione ci sono prestazioni e risultati tanto ballerini. I se sono tanti. Noi dovremo fare bene il nostro percorso. Con buon senso.

Sicuramente in queste ultime 2 partite dovremo ritornare al 433, abbandonato troppo presto dopo la sconfitta in casa contro il Bologna. Sicuramente il management della Roma ha dimostrato buon senso con una politica di smart ticketing e altrettanto sicuramente, sotto quest’aspetto, è stato fondamentale l’Amore dei Romanisti. La Roma arriva quindi a questo mercato senza la necessità di cessioni straordinarie entro il 30 giugno per il settlement agreement deciso due anni fa. Una buona notizia a cui dovremo aggiungere l’entrata in Champions. Adesso razionalmente molto difficile.

La Roma si deve porre l’obiettivo di vincere le ultime due partite rimaste, a partire dal Genoa di Gilardino. Gilardino è un allenatore emergente. A cui piace un piano tattico spavaldo. Che spesso ha fatto dispetti alle grandi.

Come ho già detto, la formazione più adatta per questa Roma mi sembra il 433, anche perché nel nostro Olimpico, con tanti tifosi romanisti che vorranno supportare la squadra, dovremo dominare. Poi ho detto anche che il Genoa è una squadra che gioca a viso aperto. Quindi dovremo evitare i contropiedi e fare bene anche la fase difensiva.

Il Genoa schiera il 3412 che poi diventa 442 in fase difensiva. (qui con Spence come terzino destro, Gudmundsson ala sinistra e Ekuban punta a fianco di Retegui) poi quando attaccano gli esterni si alzano.

In fase di pressing sui difensori vanno in 3. Ekuban come attaccante destro. Retegui come attaccante centrale e Gudmundsson sul lato sinistro.

In fase di costruzione la prima scelta è Frendrup, ma può essere anche Strootman, in alternativa sviluppano il gioco sulle fasce.

Sui corner difendono a zona.

Sotto molti aspetti, il mio studio del Genoa nella partita a Marassi contro la Lazio è giusto (i corner, il pressing e la fase difensiva in generale), poi però la formazione e quindi certi cambiamenti tattici ci possono essere come prevedono i media.

Le mie riflesssioni sono principalmente 3: 1) Al posto di Spence è favorito come laterale destro Sabelli più adatto alle partite di Serie A e con più propensione offensiva. 2) Il playmaker dovrebbe essere Badelj con più esperienza e più abituato a questa posizione di Frendrup, che è anche un’ottima mezzala. 3) Anche se è previsto il 352, non escludo che o dall’inizio o in corso partita possa entrare Ekuban, diventando 343, che ha soprattutto l’attitudine a giocare come attaccante destro.

Parlando del Genoa, viene naturale parlare della situazione in Liguria. L’attuale governatore della Liguria, Toti, del centrodestra, è attualmente agli arresti domiciliari. Non si è dimesso. E qui il discorso dipende dal piano. Come uomo non solo non accuso Toti, ma spero nella sua innocenza. Mi è sempre sembrato uno dei migliori uomini politici del centrodestra. Come politico, è opportuno dare le dimissioni, almeno perché proprio non ha possibilità di esercitare.

E’ quello che ha fatto Ottaviano Del Turco, quando gli arrivò l’avviso di garanzia, mentre era presidente della Regione Abruzzo. Ottaviano Del Turco era stato prima un grande sindacalista della CGIL e grande amico di mio padre con cui condivise tante battaglie per i lavoratori. Spesso mio padre mi ricordava i suo fumetti con una specie di beagle che commentava le trattative.

Quando apprendemmo della sua situazione, rimanemmo sconvolti. Mio padre era sicuro al 100% della sua innocenza. Poi il processo è durato decenni, ha rovinato la carriera e la vita di Ottaviano e alla fine è stato scagionato da tutte le accuse. Ottaviano ha usato buon senso e la Storia gli deve rendere onore.

Poi ci sono i fatti che riguardano Toti. Dalle carte, il corruttore è Aldo Spinelli, imprenditore portuale storico di Genova. Mi fece arrabbiare quando era presidente del Livorno e fece un’intervista prima della partita contro la Juventus nel 2014 in lotta contro di noi per lo scudetto. Praticamente si dava per sconfitto prima di giocare, facendo già comprendere una mentalità non proprio trasparente.

La difesa ha già detto che “Toti ha operato per evitare litigi tra terminalisti”, ma allora, quando devi dare una banchina o qualcosa del genere, fai un’asta a busta chiusa, i soldi vanno al Comune e chi vince si prende la banchina, non penso che farsi pagare le vacanze a Montecarlo sia il metodo più onesto per evitare litigi tra terminalisti. Poi sicuramente questa attività di corruzione non penso che riguardi solo esponenti di centrodestra, ma anche di centrosinistra.

Parlando di arresti domiciliari, sono molto contento che siano stati concessi a Ilaria Salis a Budapest. Prima di tutto, Ilaria, come cittadina europea, ha diritto ad un processo giusto. Per me, dovrebbe essere estradata in Italia. Per quanto riguarda il suo processo, non ho ancora ben capito di cosa è accusata, quali sono le prove dell’accusa e se i 16 mesi già scontati in carcere possano essere sufficienti. Se l’Ungheria ritiene Ilaria un pericolo per la propria democrazia (su cui ci sarebbe molto da dibattere in particolare sulla libertà dei media ungheresi), sarebbe giusto farla rientrare in Italia con la sicurezza che Ilaria non torni più lì.

Molto vicino geograficamente e politicamente c’è la Slovacchia di Fico. Il premier slovacco è stato colpito da un attentato molto pericoloso per la sua vita e per i fragili equilibri politici dell’Europa dell’Est. Robert ha idee completamente diverse dalle mie sull’omosessualità e sulla Resistenza dell’Ucraina, malgrado faccia parte del Partito Socialista Europeo. ma in ogni caso prego perché possa riprendersi presto.

Anche per l’Ucraina, è il caso di mettersi attorno ad un tavolo e iniziare a parlare di pace data anche la buona volontà sotto quest’aspetto di Putin. Il cambiamento del Ministro della Difesa va nella direzione più della trattativa che della guerra.

Il tentato omicidio di Robert Fico non è l’unico segnale di un malessere psicologico diffuso nelle popolazioni che poi si concretizza con la rabbia nei social o peggio. Spesso questa rabbia viene riversata anche sulla Roma. Serve buon senso. Calma. Un problema personale non va risolto con la rabbia verso un personaggio pubblico che non c’entra niente. Questo è fondamentale nella politica, dato che qualche giorno fa era stato picchiato anche un politico della SPD in Germania, questo è fondamentale per la Roma. Daje Roma!

Giordano Sepi

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