Sunday's opponent: Sassuolo
La partita coi lionesi ha visto una grande e sfortunata Roma. Avevamo perso la sfida all’andata. Potevamo passare lo stesso il turno. Quindi: no alibi, no rimpianti. Bisogna guardare avanti. Con il Sassuolo ci vuole lo stesso tifo caldo di giovedì. E’ una partita importante, sia perchè Napoli e Juve hanno partite difficili (rispettivamente a Empoli e a Genova con la Sampdoria), sia perchè bisogna saper correre in questo momento. L’obiettivo è fare più punti è possibile, possibilmente vincendole tutte, arrivando alla sfida con la Juve con una differenza di solo -2, -3, per poi vincere lo scontro diretto. E’ un obiettivo difficile e non riguarda solo noi (la Juve dovrà perdere almeno 5/6 punti), ma arrivare a 92 è una buona quota-scudetto e la Juventus sarà distratta anche dalla Champions’. Per quanto riguarda l’aspetto tattico, è una partita da dominare, da comandare dall’inizio al fischio finale. Possiamo imporre il nostro pressing-recupero-possesso-tiro-pressing-recupero, più recupereremo palla alti, più potremo creare occasioni facili, segnare e risegnare. Attenzione alle ripartenze: bisogna sapere tornare indietro e recuperare palla. Cerchiamo di contenere le sofferenze. E poi attacchiamo e attacchiamo bene, andando a sfruttare le pecche dei neroverdi emiliani che vado ora a illustrarvi
Il Sassuolo gioca col 4-3-3 di Di Francesco da almeno 2/3 anni, passato a memoria e gestito sempre meglio. Quest’anno sulla stagione ha pesato la partecipazione nella Europa League (in cui ha fatto una bella figura). Missiroli è il playmaker con Acerbi che può anche lui costruire, meno bravo nel controllo palla è Cannavaro. Dell’Orco ha poca esperienza. Si può spingere e si deve spingere soprattutto sulla nostra destra. Si può attaccare anche sulla sinistra, costringendo Gazzola-Berardi in un lavoro difensivo a cui non sono abituati. Ai lati di Missiroli, si inseriscono Pellegrini (bravo nel palleggio) e Duncan (molto fisico e molto pericoloso con gli inserimenti anche con palla, può provare il tiro da fuori). Politano e Berardi sono molto simili: tendono ad accentrarsi e a cercare la soluzione personale. De Frel è un attaccante di movimento. Può tornare indietro e o fare la sponda per il triangolo o cercare il triangolo lui: va isolato e curato con attenzione. Nel complesso è una squadra da non sottovalutare. Non ha molto da chiedere al Campionato, ma agli emiliani può fare gola un risultato all’Olimpico. Per noi è un tabù da sfatare: in casa non li abbiamo mai battuti.
Fondamentale vincere contro una squadra con meccanismi ben ossidati e che gioca un bel calcio. La nostra maggiore qualità a centrocampo ci può far dominare il campo e ci può portare una vittoria importante per la classifica. Andiamo a vincere! Daje Roma!
Giordano Sepi