L’avversario di lunedì: il Pescara

Bisogna saper ripartire dopo il mezzo passo falso con gli orobici. Giocheremo con un piccolo vantaggio. Sapremo il risultato della Juve, che ospita il Genoa e con una vittoria, si assicurerebbe il 99,5% dello Scudetto, e il Napoli, che andrà a giocare sul difficile campo del Sassuolo. Affronteremo un avversario come i biancazzurri abruzzesi, che sentono molto la rivalità con noi. Nei primi minuti, ci sarà un clima infuocato, loro saranno carichi e presseranno. Dovremo saper giocare bene il pallone in costruzione, quando non è importante solo il controllo di palla dei giocatori dietro, ma anche il movimento dei giocatori davanti, che devono cercare di smarcarsi, al limite piuttosto che perdere palla, si può cercare sempre la palla lunga verso Dzeko. Per la maggior parte del tempo, aspetteranno per rispetto e per non stancarsi troppo. Noi applicheremo il nostro solito copione: pressing-recupero-possesso-tiro-pressing-recupero. Facciamo possesso, cerchiamo la falla e al momento giusto facciamo il passaggio giusto e la conclusione giusta per segnare. Molto importante sarà la prestazione dei nostri terzini. Devono puntare il loro avversario, superarlo e crossare, non passare la palla sempre indietro. Possiamo puntare sui calci piazzati dove loro sono molto disattenti. Potrebbero provare il fuorigioco: mossa estrema, che si può usare a nostro favore. Sono molto fallosi. L’arbitro ci deve garantire un comportamento adeguatamente rispettoso da parte loro. In generale, giocheranno spavaldi, ma hanno diverse lacune tecniche, per cui possiamo vincere.

I pescaresi giocano con un 4-3-3 con punta centrale: o Bahebeck punta vera, leggermente in affanno ultimamente, o con Brugman, centrocampista adattato centravanti, bravo soprattutto nel pressing. Come terzino destro gioca Zampano, bravo nelle soluzioni offensive, anche Biraghi sulla sinistra attacca, ma è più difensore. Attaccare su Zampano può essere decisivo. Muntari è il playmaker, con ai lati, a destra Coulibaly, molto bravo, giocatore simil-Kondogbia, forse più forte, molto fisico, che dialoga soprattutto sulla destra con Zampano. Sul lato sinistro di Muntari, gioca Memushaj, giocatore dal buon palleggio, bravo negli inserimenti, uno dei più pericolosi. Davanti il giocatore più pericoloso è Caprari (nostra vecchia conoscenza), bravo nel dribbling e tiro, pericoloso soprattutto nei contropiedi, da curare con attenzione.

Nel complesso, è una buona squadra che con Zeman ha trovato le alchimie giuste. La classifica è ingiusta per il valore attuale. Se sapremo giocare con attenzione e concentrazione dall’inizio al fischio finale, potremo far valere le nostre maggiori qualità tecniche. Nonostante Zeman, si possono chiudere in difesa. Sta a noi trovare l’apriscatole giusto per segnare e risegnare. Andiamo a vincere. Daje Roma!

Giordano Sepi

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