Roma – Genoa 2-1
Pensavo che questa giornata potesse aumentare il nostro vantaggio, sia perchè l’Inter non è perfettamente in forma (anche se a volte come a San Siro col Cagliari gioca ottime partite (3-0)), sia perchè la Lazio andava a Firenze, che ha chiuso una serie di 6 vittorie con la rocambolesca sconfitta di ieri (3-4 per i biancocelesti). La nostra vittoria è stata difficile, sofferta e di misura. Abbiamo spesso sbagliato la scelta decisiva: tiravamo quando era meglio passare, passavamo quando era meglio tirare, tiravamo spesso con imprecisione, aldilà della bravura di Perin che è un ottimo portiere e diventerà sempre migliore. Adesso è il momento di saper dimostrare più fiducia nel compagno. Ieri qualche atto troppo egoista è stato deleterio. Altro aspetto su cui lavorare è la precisione al tiro. Ho già parlato dell’egoismo. A volte c’è anche troppa frenesia. Invece dobbiamo tirare in modo convinto, preciso, in modo non solo di prendere la porta, ma anche di segnare. Il possesso palla è stato spesso fatto verso dietro, sterile e stressante per i giocatori difensivi. O facciamo terminare il nostro possesso con il tiro (scelta che prediligo), o lavoriamo sulla concentrazione dei giocatori in fase di possesso (magari aumentando le sessioni di gioco a campo ridotto con passaggi a uno o due tocchi, come facciamo prima della partita). Bene Cengiz (autore di un gol da punizione di Kolarov, situazione che possiamo ancora sfruttare). Non sono d’accordo con le critiche a Florenzi and Gonalons. Alessandro ha giocato nel ruolo di terzino destro, ruolo per antonomasia a cui non è richiesta il tiro in porta e il gol. Invece molte volte è arrivato davanti a Perin. Per questo la mia valutazione è positiva. Adesso deve lavorare sulla calma e la freddezza sotto porta, a volte più importante dell’ardore agonistico, in cui lui spesso eccede. Bene Dzeko, soprattutto come costruttore di gioco in attacco. L’importante era portare a casa i 3 punti e l’abbiamo fatto. In quest’anno, spesso, la Roma ha vinto di misura sia in campionato che in Champions; 1-0 al Crotone in casa, 1-0 al Bologna in casa, vittoria per gol fuori-casa con lo Shaktar e vittoria per il gol fuori-casa col Barcellona. Questo significa che abbiamo la personalità per vincere anche partite molto, molto difficili. Come se giocando a carte, l’avversario giochi 5 e noi giochiamo 6, giochi 1 e noi giochiamo 2, giochi 10 e noi giochiamo 11, riprendendo una metafora di Spalletti dell’anno scorso sulla Juventus. Comunque io preferirei vincere con più serenità e con più scarto questo tipo di partite anche per risparmiare energie nervose per la Champions. Ora testa alla Spal: altra partita fondamentale per la corsa Champions. Vincere a Ferrara ci può dare la mentalità giusta per andare a vincere all’Anfield Road. Daje Roma!
I thought that this day could increase our advantage, both because Inter is not perfectly fit (even if sometimes like at San Siro with Cagliari plays good matches (3-0), both because Lazio went to Florence, which has closed a series of 6 victories with the daring defeat of yesterday (3-4 for the biancocelesti). Our victory was difficult, suffered and measured. We often missed the decisive choice: we shoot when it was better to pass, we passed when it was better to shoot, we often shoot with imprecision, beyond the skill of Perin who is a great goalkeeper and will always be better. Now is the time to know how to show more confidence in the partner. Yesterday some too selfish act was deleterious. Another aspect to work on is precision shooting. I have already talked about selfishness. Sometimes there is too much frenzy. Instead we have to shot in a convinced, precise way, in order not only to take the target, but also to score. Ball possession has often been done backwards, sterile and stressful for defensive players. Or we end our possession with the shot (choice that I prefer), or we work on the concentration of the players in possession (perhaps increasing the game sessions in a reduced field with one or two touches, as we do before the game). Well Cengiz (author of a goal from free kick by Kolarov, a situation we can still exploit). I don’t agree with the criticisms of Florenzi and Gonalons. Alessandro played in the role of right-back, a role par excellence that does not require the shot on goal and the goal. Instead, many times he arrived in front of Perin. This is why my valutation is positive. Now he has to work on calm and coldness in the shot, sometimes more important than the agonistic ardor, in which he often exceeds. Well Dzeko, especially as a play builder in attack. The important thing was to bring home the 3 points and we did it. In this year, often, Rome has won a measure both in the league and in the Champions; 1-0 at home against Crotone, 1-0 at home against Bologna, away goal win with the Shaktar and away goal win with Barcelona. This means that we have the personality to win even very, very difficult games. As if playing cards, the opponent plays 5 and we play 6, 1 and we play 2, plays 10 and we play 11, picking up a Spalletti metaphor of last year on Juventus. However, I would prefer to win with more serenity and with more waste this type of matches also to save nervous energy for the Champions League. Now head to Spal: another fundamental match for the Champions race. Winning in Ferrara can give us the right mindset to go and win at Anfield Road. Daje Roma!
Giordano Sepi