L’avversario di domenica: l’Atalanta. The opponent of sunday: the Atalanta.

Mettendosi in punta di piedi a Bergamo alta, un gigante potrebbe vedere oltre le Alpi, la Svizzera. Eredi dei galli, dei garibaldini. E’ terra di frontiera, aspra, fredda, di tabarro, di gente combattiva, abituata a fare la guerre che durante la sera è capace di riscaldarsi i piedi davanti al camino, mangiando la polenta cucinata in tanti modi (con gli osei, concia con i formaggi o con salsiccia e sugo di pomodoro). Se non avete possibilità e tempo per visitare questi luoghi, vi consiglio di vedere il capolavoro di Ermanno Olmi: L’albero degli zoccoli. L’asprezza della terra e della gente è particolarmente coriacea per noi romanisti, visti come il simbolo della Capitale e del potere che li ha sottomessi (o almeno ha tentato di). Per questo, Atalanta-Roma non ha un significato semplicemente sportivo, ma è anche importante per la classifica che ci vede combattere per la qualificazione ai tornei europei e soprattutto ha basi culturali e storiche. Sconfiggere l’Atalanta significa rinnnovare la vittoria dei romani sui galli in un contesto a metà tra il calcio e la leggenda.

Gli orobici giocano con un 343 che in fase difensiva diventa 541. Giocano soprattutto con le ripartenze e specialmente sulle fasce, sviluppando il gioco soprattutto con la catena di sinistra (Mancini-Castagne-Gomez), ma anche sulla catena di destra (Toloi-Hateboer-Ilicic). Zapata è il giocatore più in forma, pericoloso nei contropiedi, sul cross dalla fascia e per le sponde per i centrocampisti che attaccano senza palla. Gomez è pericoloso principalmente quando dialoga con Castagne sulla sinistra. In questo caso l’azione si sviluppa con un cross: bisogna stare concentrati su Zapata e Hateboer (l’ala destra). Hateboer è leggermente più offensivo di Castagne, ma solo leggermente. Toloi (centrale difensivo destro) non è molto in forma e può sbagliare, specialmente se pressato. De Roon è il playmaker, mentre Pasalic è più bravo ad attaccare anche con le sponde di Zapata. I due attaccanti esterni hanno il piede invertito. Ilicic è molto bravo con dai e vai corti. E’ un attaccante destro ed è mancino. Gomez, schierato attaccante sinistro, può cercare il cross (soprattutto basso) con il sinistro, ma è specialmente pericoloso con il tiro a giro con il destro. Stiamo attenti sui corner soprattutto sui centrali difensivi (Toloi, Palomino e Mancini) e su Zapata.

E’ una partita difficile in campo per i nostri giocatori e sugli spalti per i nostri tifosi. Ci sarà da soffrire. dobbiamo stringere i denti e ribaltiamo il campo, anche giocando in contropiede. Giochiamo soprattutto con cervello. Cerchiamo l’extrapass e facciamo tiri semplici. Possiamo tirare convinti e con intelligenza. Stiamo concentrati per tutta la partita, senza innervosirci. I nostri tifosi non accettino provocazioni. No alla violenza. Pensiamo al campo. Pensiamo a portare a casa la vittoria. Andiamo a vincere. Daje Roma!

Standing on tiptoes in upper Bergamo, a giant could see beyond the Alps, Switzerland. Heirs of the Gauls, of the garibaldini. It is a frontier land, rugged, cold, of tabarro, of combative people, used to making wars that during the evening is able to warm up the feet in front of the fireplace, eating the polenta cooked in many ways (with the osei, concia with cheeses or with sausage and tomato sauce). If you do not have the possibility and time to visit these places, I suggest you to see Ermanno Olmi’s masterpiece: L’albero degli zoccoli. The harshness of the earth and people is particularly tough for us Romanists, seen as the symbol of Capital and of the power that has subdued them (or at least tried to). For this reason, Atalanta-Roma does not have a merely sporting meaning, but it is also important for the ranking that sees us fighting for qualification for European tournaments and above all has cultural and historical bases. To defeat Atalanta means to renew the victory of the Romans on the Gauls in a context halfway between football and legend.

The orobici play with a 343 that in the defensive phase becomes 541. They play especially with counter attacks and especially on the wings, developing the game principally with the left chain (Mancini-Castagne-Gomez), but also on the right chain ( Toloi-Hateboer-Ilicic). Zapata is the most fit player, dangerous on the counterattacks, on the cross from the wing and on the shores for the midfielders who attack without a ball. Gomez is dangerous mainly when he dialogues with Castagne on the left. In this case the action develops with a cross: you have to stay focused on Zapata and Hateboer (the right wing). Hateboer is slightly more offensive than chestnut, but only slightly. Toloi (right central defensive) is not very fit and can make mistakes, especially if pressed. De Roon is the playmaker, while Pasalic is better at attacking also with the shores of Zapata. The two side forwards have their feet inverted. Ilicic is very good with short give and go. He is a right forward and he is left. Gomez, deployed left foward, can look for the cross (especially low) with the left, but it is especially dangerous with a shot with the right. We must pay attention about the corners especially on the central defense (Toloi, Palomino and Mancini) and on Zapata.

It’s a difficult match on the pitch for our players and in the stands for our fans. There will be to suffer. We must bite the bullet and overturn the field, even playing on the break.we must play with brain. We look for the extrapass and do simple shots. We can shot convinced and smartly. We are focused throughout the game, without getting nervous. Our fans do not accept provocations. No to violence. We think to the field. We msut think about bringing home the victory. Let’s go win. Daje Roma!

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