Roma – Barcellona 3-0
E’ difficle analizzare razionalmente una partita come quella con il Barcellona, probabilmente è stata una di quelle notti magiche (che io auspicavo nel prepartita) che solo l’Olimpico (basti pensare a Italia ’90), Roma e la Roma sanno regalare.Siamo stati tutti bravi sia in tribuna che sul campo. Era un’impresa disperata e tutti insieme abbiamo bluffato con la nostra logica, credendoci NONOSTANTE TUTTO (e ho già parlato su un immagine di facebook quanto grandi e difficili erano gli ostacoli da superare), anche nonostante mercoledì l’arbitro era un po’ restio a fischiarci a favore. Traducendo Agnelli dopo l’eliminazione della Juve: le italiane sono poco tutelate in Europa per paura del designatore Collina di essere troppo patriottico in un ruolo superpartes. Io preferisco non fare polemiche inutili e riconoscere che noi (la Roma almeno) paghiamo una differenza di reputazione internazionale (ingiusta) rispetto alle cosiddette regine d’Europa (come il Barcellona). La partita è stata piena di momenti significativi e suggestivi: il gol di Dzeko a inizio partita (con Ter Stegen che esce troppo tardi), il rigore procurato sempre dal Diamante di Bosnia (vero bomber e uomo-partita), il rigore realizzato dal Capitano DDR (a vendicare l’autogol dall’andata), la gabbia intorno a Messi che ha funzionato benissimo, Florenzi che prova (troppe volte) il dribbling da ultimo uomo, riuscendoci sempre, fino al gol di Manolas e agli ultimi minuti di sofferenze (conditi dal tentativo di Dembelè provocato da un azione in fuorigioco (non fischiato) di Pique in attacco per l’ultimo assalto). Trovo molto simbolico anche che a fare l’assist a Manolas (greco) sia stato Cengiz (turco). Il calcio riesce a unire persone provenienti da nazioni avversarie in campo politico e religioso (e a volte anche militare). Questo gol importantissimo significa che trovare l’accordo tra queste nazioni significa essere vincenti e realizzare utopie. Siamo tra le prime 4 d’Europa, ma non mi basta. Qualsiasi avversario troveremo (Bayern, Liverpool o Real Madrid), partiremo da underdog, ma con la consapevolezza di poter passare il turno Adesso:: ok l’entusiasmo del postpartita, ma umiltà e lavoro per i prossimi impegni. A partire dal prossimo derby contro la forte Lazio a volte molto fastidiosa non solo per le loro indiscutibili qualità tecniche, ma aldilà dell’aspetto competitivo, per le loro continue lamentele con e sugli arbitri, per le quali hanno ampiamente superato il limite del ridicolo. Prepareremo psicologicamente la partita e studieremo tatticamente l’avversario nel prossimo articolo. Il derby è importante non solo per la rivalità, ma anche per la classifica e per avere continuità di vittoria in campionato per poi vincere in Champions (vincere a intermittenza è pericoloso e difficile), Daje Roma!
It ‘s difficult to rationally analyze a game like that with Barcelona, probably it was one of those magical nights (which I hoped in the prematch) that only the Olympico (just think of Italy ’90), Rome and Roma can give away. all were good both in the stands and in the field. It was a desperate undertaking and all together we bluffed with our logic, believing it despite the reason (and I already talked about a picture of facebook how big and difficult were the obstacles to overcome), even though Wednesday the referee was a bit ‘reluctant to whistle in our favor. Translating Agnelli after the elimination of Juve: the Italians are not very protected in Europe for fear of the designator Collina to be too patriotic in a superpartes role. I prefer not to make unnecessary controversy and recognize that we (Rome at least) pay a difference of international reputation (unright) compared to the so-called queens of Europe (like Barcelona). The game was full of significant and visionary moments: the Dzeko’s goal at the start of the game (with Ter Stegen coming out too late), the penalty always procured by the Diamond of Bosnia (real bomber and man of the match), the penalty realized by the DDR (to avenge the own goal from the first leg) the cage around Messi that worked very well, Florenzi who tries (too many times) the dribbling like the last man, always succeeding, until the goal of Manolas and the last minutes of suffering (seasoned by the attempt of Dembelè provoked by an offside action (not whistled) of Pique in attack for the last assault.) I find very symbolic also that to make the assist to Manolas (Greek) was Cengiz (Turkish) .The football manages to unite people coming from opposing nations in the politic and religious field(and sometimes even military). This very important goal means that finding the agreement between these nations means winning and making utopias. We are among the top 4 in Europe, but it is not enough for me. Any opponent we will find (Bayern, Liverpool and Real Madrid), we will start from underdog, but with the awareness of being able to pass the turn Now: ok the enthusiasm of the postmatch, but humility and work for the next tagets. Starting from the next derby against the Lazio strong at times very annoying not only for their indisputable technical qualities, but beyond the competitive aspect, for their continuous complaints with and on the referees, for which they have far exceeded the limit of ridicule. We will prepare the match psychologically and tactically study the opponent in the next article. The derby is important not only for the rivalry, but also for the standings and to have continuity of victory in the league and then win in the Champions League (winning intermittently is dangerous and difficult), Daje Roma!
Giordano Sepi