L’avversario di domenica: il Milan

La Roma va a San Siro dal Milan, con il Napoli che affronterà il giorno prima il Cagliari in casa. Avremo il vantaggio di sapere il risultato del Napoli, anche se è dato fortemente favorito con i rossoblu sardi. Sia noi che il Milan ci giochiamo molto in questa partita, con noi impegnati per la volata del secondo posto e loro per l’ultimo posto disponibile per l’Europa League. Nella vigilia del Giro d’Italia del centenario e in ricordo di Scarponi, mi viene in mente una metafora ciclistica.  Ci conosciamo. Siamo una squadra sensibile, che sente le emozioni e le fa provare: capaci di orribili cadute e grandi imprese. Siamo come uno scalatore che, sull’ultima salita con il passista attaccato alla ruota, imperturbabile, sempre attaccato sul sellino, si alza sui pedali e attacca di nuovo. Come Chiappucci con Indurain, come Pantani con Indurain, Armstrong e Ulrich, come Aru, Nibali, Quintana e Scarponi con Cancellara e Valverde. Sono gli ultimi chilometri. Siamo all’ultima salita. Stringiamo i denti e attacchiamo.

Il Milan gioca con il 4-3-3 che spesso diventa 4-1-4-1 con Deulofeu e Suso più esterni di centrocampo che attaccanti. Soffrono il pressing, quindi va fatto e fatto bene, coordinato e collettivo. Tenendo in conto che Romagnoli, Sosa e Pasalic sono quelli che iniziano il gioco, Paletta e Zapata sono meno bravi e soffrono di più il pressing. Mati F. è il giocatore a centrocampo con più benzina. Attenzione sia sui  suoi inserimenti, sia su quelli di Pasalic. De Sciglio sulla sinistra spinge di più di Calabria. Deulofeu è il giocatore più pericoloso davanti per la corsa e per il dribbling. Suso non sta giocando bene. Concentrazione su Lapadula, soprattutto sugli inserimenti in difesa e sui cross.

Loro sono una buona squadra. Noi siamo chiamati ad alzarci sui pedali per il definitivo sprint. Andiamo a vincere. Daje Roma!

Roma goes to San Siro from Milan, with Napoli facing the day before Cagliari at home. We will have the advantage of knowing the outcome of Napoli, although it is strongly favored with the Sardinian rossoblu. Both us and Milan play a lot in this game, with us busy for the second place and they for the last place available for the Europa League. On the eve of the Giro d’Italia of the centenary and in memory of Scarponi, I think of a cycling metaphor. We know ourselves. We are a sensitive team who feels the emotions and makes feel them: capable of horrible falls and big triumph. We are like a climber who, on the last climb with the passeur attached to the wheel, imperturbable, always attached to the saddle, gets up on the pedals and attacks again. Like Chiappucci with Indurain, like Pantani with Indurain, Armstrong and Ulrich, like Aru, Nibali, Quintana and Scarponi with Cancellara and Valverde. It’s the last mile. We are at the last climb. We tighten our teeth and attack.

Milan plays with 4-3-3 which often becomes 4-1-4-1 with Deulofeu and Suso more exterior midfield than strikers. They suffer the press, so it is done and done well, coordinated and collective. Bearing in mind that Romagnoli, Sosa and Pasalic are the ones who start the game, Paletta and Zapata are less good on ball controll and suffer more pressing. Mati F. is the midfield player with more gas. Be careful both on its insertions and on those of Pasalic. De Sciglio on the left pushes more than Calabria. Deulofeu is the most dangerous player for the run and dribbling in forward position. Suso is not playing well. Concentration on Lapadula, especially on defense insertions and crosses.

They are a good team. We are called to get on the pedals for the definitive sprint. Let’s win. Daje Roma!

Giordano Sepi

 

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