L’avversario di lunedì: il Milan.
Le città con infrastrutture serie come Milano stanno soffrendo più delle altre il COVID. Quando in mezz’ora puoi arrivare in un’altra città o in 5 minuti cambiare completamente quadrante, significa che sei una città europea, una città evoluta, poi però il virus se ne avvantaggia per spargersi più velocemente. E’ per questo che il mio pensiero corre a Milano, come a Roma e a Napoli che saranno i fronti più difficili di questa guerra. Ricordatevi: mascherina e distanziamento.
Il Milan è prima in classifica. Finora le ha vinte tutte, compresa l’Inter. Nel periodo del COVID, sono la migliore della Serie A. Loro sono i favoriti: giocano bene, sono in ottima forma e giocano a San Siro.
Ibrahimovic ultimamente gioca molto col mito del suo personaggio, che ha scritto pagine storiche nel calcio italiano, estremizzando con ironia le sue dichiarazioni, facendo intendere poteri soprannaturali. Se si capisce il carattere ironico, è un atteggiamento molto simpatico. Ibra è il giocatore chiave del loro gioco con il suo contributo: contro il pressing, come regista offensivo e in fase di finalizzazione. E’ molto possente. Bravo nel prendere palla spalle alla porta e fare la sponda. Molto utile soprattutto contro il pressing. Però se siamo bravi, possiamo anticiparlo in modo continuativo. E’ pericoloso sui cross, specialmente con quelli all’altezza della bandierina.
Gli altri. Leao (l’attaccante sinistro)è destro ed è molto pericoloso con gli assist o quando attacca senza palla sui cross. L’attaccante sinistro potrebbe essere Brahim Diaz che è soprattutto destro, quindi bisogna stare attenti specialmente quando va verso il centro, in alternativa Diaz può giocare seconda punta o in alternativa come centrocampista offensivo può giocare Krunic. La scelta dell’attaccante destro è tra Castillejo e Saelemaekers. Entrambi giocano molto esterni. Il primo può andare verso il centro e tirare di sinistro, ma è principalmente pericoloso con l’assist. Il secondo è migliore in fase difensiva e altrettanto bravo nell’assist.
Pressing e costruzione. Sono bravi nel pressing. Possono costruire anche abbassando Kessie o Bennacer. Entrambi bravi. In costruzione, Kessie è bravissimo e più bravo di Bennacer. Ricordiamoci che Kessie preferisce passare indietro. In alternativa, possono costruire anche con Romagnoli. Il pressing alla lunga ci può stancare perché loro sono molto bravi in costruzione (specialmente con Kessie), quindi una buona scelta è essere umili e concentrarsi sulla fase difensiva e il contropiede.
I terzini. Il punto debole è Calabria, il terzino destro. Spinazzola e Mkhi devono fare lo stesso lavoro già fatto col Benevento. Attaccano principalmente con il terzino sinistro, Theo Hernandez. Dobbiamo essere bravi con il nostro terzino destro (penso a Santon) sia a difendere, sia ad attaccarlo.
Il risultato di questa partita ci parlerà delle nostre ambizioni. Andiamo a battere i più forti. Daje Roma!
Giordano Sepi