L’avversario di domenica: la Fiorentina.
La Fiorentina ha come simbolo il Giglio, simbolo anche di Firenze. In antichità il giglio era bianco con sfondo rosso, ma era anche il simbolo dei Ghibellini di Firenze. I Guelfi quindi adottarono il giglio rosso su sfondo bianco, l’esatto contrario. Quando poi i guelfi cacciarono i ghibellini dalla città nel 1251, il giglio rosso su sfondo bianco divenne il simbolo di Firenze. Il colore viola sembrava dovuto al lavaggio in un fiume delle maglie precedentemente biancorosse, in realtà il viola fu scelto da Luigi Ridolfi, primo presidente della Fiorentina, e piacque subito ai tifosi.
Iachini schiera un 352 che spesso diventa 532. Attaccano soprattutto sulla sinistra con Biraghi, ma il giocatore che crea più gioco e più pericoloso in fase offensiva è Ribery. Il francese gioca principalmente sulla sinistra per andare verso il centro e tirare di destro, ma è anche pericoloso con l’assist, principalmente per Castrovilli che si inserisce senza palla. Allo stesso modo, anche Bonaventura attacca senza palla. Attenzione sui corner a Martinez Quarta e a Milenkovic. Giocano sia sulla loro destra con Lirola, sia sulla loro sinistra con Caceres che innesca Biraghi. Possiamo attaccare su entrambe le fasce, ma forse sulla nostra destra, loro sinistra, avremo più possibilità di essere pericolosi. Hanno problemi con il pressing. In difesa, l’assenza di Pezzella potrebbe essere decisiva.
Quel mezzo secondo. Con il CSKA Sofia, il problema principale è stato l’ultimo passaggio. Il nostro cervello è una macchina fantastica. Può bastare alzare lo sguardo in area per mezzo-secondo per fare un assist al bacio. Ricordiamocelo. Sono sicuro che domenica riusciremo anche nell’assist. L’altro punto fondamentale è non avere nemmeno mezzo-secondo di calo di attenzione in fase difensiva. Stiamo concentrati. Il piano della partita è dominare il campo con pressing e gioco d’attacco. Possiamo vincere. Andiamo a vincere. Daje Roma!