Roma – Torino 3-1
La Roma ha vinto e ha vinto meritatamente. Il Torino ha impostato la partita in modo difensivo e molto violento (soprattutto con Lukic e Singo, poi espulso giustamente). Noi abbiamo controllato e poi colpito sulla nostra sinistra con Spina e Mkhi (autore del primo gol). Nel primo tempo abbiamo fatto poco sulla nostra destra con Bruno e Pellegrini (poi autore del bellissimo terzo gol nel secondo tempo). Dobbiamo dialogare di più anche sulla fascia destra, dando più fiducia a Brunetto (o a Karsdorp).
Dzeko spesso aiutava in costruzione e si emancipava sulla fascia come falso 9, ma deve pressare di più. Nell’occasione del rigore procurato è stato bravissimo(poi trasformato da Veretout per il momentaneo 2-0). Ottima partita di Smalling che ha vinto il duello con Belotti, portato a buttarsi un po’ troppo. Fonseca ha fatto i cambi, cercando di mantenere la superiorità numerica. Bravissimo. Male il gol subito. 11 contro 10 dovevamo distruggerli e invece ci siamo accontentati fino al gol di Belotti e così abbiamo dato speranze ad un Torino indomito, che se manterrà questa grinta da Toro si salverà.
Nell’economia della partita, il cartellino rosso di Singo è stato decisivo. Prima il torinista è stato fortunato ad evitare il rosso per un intervento molto violento su Mkhi (punito col giallo). Poi lo stesso è entrato con piede martello alto su Spinazzola (somma di gialli=rosso). Era evidentemente troppo nervoso come anche altri torinisti. Anche il presunto fallo di Mancini su Belotti, denunciato dal ds Vagnati, è abbastanza ridicolo. Il romanista interviene con largo anticipo sul pallone. Il Torino deve starci con la testa perché ha fatto falli al limite del codice penale. Se non si parte dall’analisi della sconfitta che tenga conto di quest’aspetto e dell’aspetto tecnico (come il fatto che Vojvoda non può giocare a sinistra e che bisogna sfruttare la qualità di Izzo, Edera e Bonazzoli), difficilmente riuscirà a tirarsi fuori dalla tempesta della Serie B.
Invece i media si sono soffermati su questi aspetti che non fanno bene al Toro e che a noi ci manda un messaggio: diamo fastidio. Penso che Roma è l’unico nome di città tradotto in tutto il mondo e per questo la squadra che rappresenta la città ha un appeal mondiale (come si vede dalla storia americana recente del club), però in Italia il centro economico sono Milano e Torino e di conseguenza queste città sono il centro mediatico e politico (anche di politica sportiva). Poi, a differenza della Roma che cerca di vincere principalmente sul campo, ci sono altri club che cercano il successo con vie traverse: o attraverso amicizie e quindi con la politica sportiva (come Lotito della Lazio), o acquistando tv e giornali importanti (come Cairo del Torino).
Diamo fastidio. Ma ricordiamoci che anche noi siamo un gruppo di pressione. Lo siamo per i media, per la politica e per l’economia. Stiamo a -4 dal Milan e a -3 dall’Inter. Sarà importante vincere a Bergamo e penso che questo è possibile perché abbiamo una squadra forte. Diamo fastidio. Noi romanisti l’abbiamo capito e ci siamo compattati. Stiamo uniti. Attacchiamo a testuggine. Daje Roma!