Roma – Milan 1-2
Gli episodi arbitrali hanno fortemente influenzato la partita. Dopo i due gol annullati al Milan per 2 evidenti fuorigioco, eravamo passati in vantaggio con un gol di Mkhi, ma è stato annullato dall’arbitro per un precedente fallo di Mancini. In realtà di questi contatti ce ne sono una decina ad ogni calcio d’angolo. Poi c’è stato il fallo di Tomori su Veretout lanciato a rete giudicato non-fallo come quello di Karsdorp su Leao negli ultimi minuti. Nel secondo tempo, ci manca anche un rigore netto con fallo di Theo Hernandez su Mkhi.
Per quanto riguarda il rigore per il Milan, a mente lucida, c’è. Il Milan passa in vantaggio con Kessie (0-1). Noi partiamo bene nel secondo tempo e pareggiamo con un tiro a giro di Veretout su assist di Spina (1-1). La partita a questo punto è aperta ad ogni risultato, ma noi abbiamo principalmente il possesso e le occasioni migliori. Poi da una costruzione dal basso, Pau Lopez sbaglia il lancio e loro sono bravi ad approfittarne con Rebic (1-2).
Pau Lopez, specialmente nei primi terribili 20 minuti, fa parate molto difficili, alcune miracolose. Brunetto, quando è entrato, ha prima tirato di testa in porta (quando forse poteva rimetterla in mezzo) e poi ha fatto un bell’assist a Mkhi. In generale, non abbiamo giocato male: ci è mancato soltanto il nostro momentum decisivo.
Non possiamo darci alibi. Nei primi 20 minuti ci hanno completamente dominato. Probabilmente ci è mancata personalità. Sull’1-2, avevamo una situazione molto favorevole e non l’abbiamo sfruttata, in particolare quando sono usciti per infortunio Ibra e Rebic. Purtroppo in questa situazione siamo stati poco lucidi (anche perché influenzati dalla MEDIOCRE direzione arbitrale di Guida).
Probabilmente se ci fosse stata la Curva Sud, ci avrebbe guidato alla vittoria, ma come manca il pubblico a noi, manca agli avversari. Per questo, sono contento che il ritorno con lo Shakhtar sia con il pubblico (anche se avverso). Non cerchiamo alibi. Usiamo questa rabbia in modo positivo contro la Fiorentina. Daje Roma!
Giordano Sepi