Tottenham-Roma 0-1

Poteva essere una nostra avversaria in Conference, se il Tottenham non fosse stato eliminato per partite underperformate e per una controversa situazione nell’ultima partita del girone causa COVID.

Il Tottenham è una delle più forti squadre del mondo, allenata da un grande allenatore come Antonio Conte (rumore di fondo costante durante la partita). Sono stato quindi sorpreso quando ho visto la Roma dominare per lunghi tratti, portando a casa la partita con un bellissimo colpo di testa di Ibanez su angolo di Dybala.

Siamo forti. Abbiamo un’altissima qualità tecnica in fase offensiva. Ma il fondamentale dove siamo andati meglio è la fase difensiva. Ottimo lavoro del reparto. Bravissimi Smalling e Mancini. Il punto da migliorare è il nostro lato sinistro. Ibanez tenta a volte improvvidamente l’anticipo, lasciando praterie alle sue spalle. Sta poi al nostro staff tecnico decidere se insistere sull’anticipo o avere una posizione più bilanciata, pensando anche al Piano B dell’accompagno dell’attaccante.

E’ stata una partita nervosa. Con qualche decisione discutibile dell’arbitro. In particolare Romero entrava come un assassino, fino a quando il nostro Capitano ha perso la pazienza. Questa è dimostrazione di carattere, ma dovremo essere più calmi in stagione. Siamo forti. Facciamo valere la nostra qualità tecnica e mettiamo la grinta nella partita, senza uscire fuori dalle righe.

Per completare la rosa serve un difensore centrale, meglio se mancino. Sarebbe anche bello prendere Wijnaldum. Con questi cambi possiamo puntare ai massimi successi.

Mourinho ha voluto dedicare la vittoria alla Palestina. Giusto. Si configura così ciò che avevo anticipato: la Roma vince una partita che dovrebbe celebrare Israele e la usa per ricordare a tutti la questione della Palestina. Il calcio e in generale lo sport può essere un megafono per gli oppressi (ne parlai nella mia tesi universitaria).

Sarà importante sfruttare quest’arma potente, ma che non uccide, anche per la guerra in Ucraina. Siamo arrivati a un punto in cui ho la sensazione che le colombe in Russia possano prevalere, ma hanno bisogno dell’aiuto mondiale. Fare delle concessioni alla Russia (ad esempio togliere l’embargo sul grano come d’accordo con la Turchia) significa rafforzare le ragioni delle colombe. Se non fossero fatte queste concessioni si rafforzerebbe l’idea dello scontro e quindi la politica dei falchi.

Ci siamo troppo presto dimenticati che Sting aveva ragione: anche i russi amano i bambini. La consapevolezza della forza porta gentilezza e nobiltà d’animo. Anche la Roma è molto forte e ne deve essere consapevole. Daje Roma!

Giordano Sepi

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