Quanto è importante e bello costruire?

Nella vita personale e pubblica è molto più facile distruggere che costruire. E’ molto più facile distruggere l’autostima. E’ molto più facile distruggere la fiducia in un club o in generale in economia. Basta dopo aver buttato merda, dire “Io sono soltanto realista”.

Spesso la fiducia e l’ottimismo sono relegati alla categoria dei babbaloni. Anche a Napoli dicono sei nu babbà per dire sei troppo buono e quindi facile da fregare. Insomma sei un coglioncello se sei buono. E più è la quantità di ruhm che ti affibbiano, più sei fregabile.

E’ molto più difficile essere ottimista. Costruire le basi per una squadra per credere in se stessa. Per avere consapevolezza di essere forti. Veramente forti. Questo è un tratto distintivo del Napoli di questi tempi che si avvia a vincere lo scudetto ed ha buone possibilità anche di vincere la Champions. Questo è un tratto che deve essere distintivo anche per la Roma. Anche noi abbiamo ancora obiettivi importanti e possiamo lottare per zona Champions ed Europa League.

Il discorso dell’ottimismo e dei buoni sentimenti si può spostare anche nella politica per far ritirare i russi dall’Ucraina e costruire un dialogo di pace. Anche la guerra deriva da sentimenti negativi come la ricerca del potere ad ogni costo, la poca fiducia nel vicino e insomma la paura (spesso un sentimento negativo) di perdere potere, di essere accerchiato, di essere ricordato non in modo positivo.

In realtà la paura in modo beffardo si autoavvera. E’ proprio il motivo per cui si perde il potere, si è accerchiati, si è ricordati non in modo positivo. Putin sarà ricordato non come un leader pacifico, ma come un mostro che ha portato distruzione, tragedie e problemi psicologici. Che ha deportato decine di migliaia di bambini ucraini. Spero che allo stesso modo non vogliano essere ricordati Petrushev, Peskov, Lavrov, Medvedev, Prigozhin e Girkin.

Allo stesso modo, l’Europa non deve avere paura della Russia, ma continuare ad aiutare l’Ucraina nella sua difesa dei diritti e della democrazia. Dalla libertà degli ucraini dipende anche la nostra libertà. La loro battaglia è giusta. Lo sanno. Questa consapevolezza è un enorme vantaggio rispetto ai russi che combattono semplicemente come mercenari.

E’ tanto facile distruggere, quanto è difficile creare, costruire. E badate bene, spesso chi distrugge non lo fa in malafede. Lo fa perché spinto da sensazioni negative basate su fatti reali.

Il mio amico @ale_rasch è spesso negativo sulla Roma, ma lo fa non perché non vuole bene alla Roma. Lui ama la Roma forse anche più di me e quando la Roma lo delude, è portato a sfogarsi con noi. Giusto e legittimo. Ma guai a chi pensa che questi sfoghi siano dettati dalla ricerca di facili mi piace come fa tipo Schickposting.

Sono stato recentemente a Napoli. ed è bellissima. Ci sono grandi opere d’arte. Napoli mi ha regalato momenti magici come il sassofono a Piazza Plebiscito di sera, forse ispirato da Pino Daniele. La sensazione è che potresti incontrare in Via Toledo Lello Arena e Massimo Troisi nelle loro infinite conversazioni o all’angolo di un vicolo dei Quartieri Spagnoli Edoardo De Filippo che fa il calzolaio. Sembra di stare all’interno di un film di quell’epoca, mentre nei sottoscala Peppino e Totò stanno stampando banconote false. Ci sono ancora le chitarre ai ristoranti. E mentre giri per Via Ghiaia puoi incontrare una banda che suona ritmi antichi, ma veloci. E’ tutto un caos allegro e popolano.

Non ho nascosto il mio essere romanista e nessuno mi ha insultato o picchiato. Anzi c’era chi parlava con nostalgia del gemellaggio, riferendo la colpa all’acquisto di Bruno Giordano da parte del Napoli.

Sarebbe bello tornare al gemellaggio. Andare al Maradona o all’Olimpico come ad una festa con i bimbi che si scambiano le bandiere come succedeva una volta. Non ha senso questa rivalità. Non solo perché abbiamo entrambi come rivali Juve, Milan e Inter, ma perché romanisti e napoletani sono tanto, ma tanto simili nel vivere lo stadio, il club.

La costruzione è una fase importantissima anche nell’attuale calcio. Per la Roma è spesso un problema irrisolvibile e ci troviamo anche una ventina di minuti costretti alla nostra metà campo. Questo atteggiamento può andare bene con avversarie che hanno problemi in attacco, ma quando ti trovi davanti attacchi forti, hai bisogno che la costruzione funzioni e porti la palla nella nostra zona d’attacco.

La regola per una buona costruzione è fare il passaggio giusto e per farlo bisogna che difensori e centrocampisti si muovino. Il movimento è causale al passaggio giusto come si vede in questo mio dettaglio sulla Juve. Poi non deve essere per forza questo il movimento dei centrocampisti. Ma è fondamentale. Assolutamente vietato il dribbling anche degli esterni. In questo caso, meglio un triangolo con il mediano.

A costruire ottimismo e positività si passa spesso per bonaccioni e facili prede dei birbaccioni. Ma nel calcio e in politica, è l’unica via giusta per costruire consapevolezza e fiducia. Saremo babbaloni, ma saremo babbaloni vincenti. Daje Roma!

Giordano Sepi

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

it_ITItalian