Everton-Roma 1-1. Cagliari. Costruire dal basso.
La Roma contro l’Everton. Pressing e costruzione dal basso. In generale ho avuto sensazioni positive dall’amichevole con l’Everton. Ottimo primo tempo e buona reazione dopo il pareggio dei toffeemen. C’è stata quella brutta pausa nell’inizio del secondo tempo quando non riuscivamo a costruire dal basso ed eravamo un po’ distratti in fase difensiva.
Quando gli avversari pressano forte, evidenziano i nostri problemi in costruzione. Dobbiamo essere più veloci (con uno o due tocchi) e più smart nella distribuzione del pallone in questa fase. Ricordiamoci che se abbiamo il pirolo Dovbyk come centravanti possiamo anche lanciare lungo.
Siamo stati bravi nella fase offensiva. Abbiamo una buona intesa tra ElSha-Pellegrini (Dybala)-Dovbyk- Soulé. In particolare Matias l’ho visto molto propositivo. Poi però il pressing nostro vedeva attacco e centrocampo aggressivi e la difesa che rimaneva troppo dietro. Così si crea una terra di nessuno che l’avversario può occupare facilmente.
Contro la Carrarese (partita vinta 3-1 dal Cagliari), il Cagliari di Nicola ha schierato il 3412 mobile che può diventare anche difesa a 4 con Augello come terzino sinistro in fase di costruzione, o a 5 con l’aggiunta anche di Azzi in fase difensiva.
Il giocatore più pericoloso è Luvumbo, a cui piace giocare specialmente sulla loro destra. Qui devono fare un buon lavoro Angelino e ElSha sia in fase difensiva che in fase offensiva.
Attenzione anche a Piccoli. Bravo sulla linea del fuorigioco. Contro di noi, prevedo che giocheranno con 2 attaccanti con uno tra Piccoli e Pavoletti (molto forte nel gioco aereo) insieme a Luvumbo.
Come vedete, ho voluto schierare il Cagliari con 3 centrocampisti. L’altro dubbio, oltre a quello Piccoli-Pavoletti (favorito il primo), è il centrocampista più avanzato con Makoumbou più bravo nel recupero-palla, Prati nella distribuzione di gioco e Viola con maggiore propensione al gol.
In fase di costruzione, il centro della M è Marin come playmaker e prima scelta iniziale. Alle volte, Marin scappa e Deiola torna indietro per costruire.
E’ una partita in cui va bene migliorare nel pressing, ma non è fondamentale.
Se i nostri difensori si alzano, accompagnando il pressing, possiamo anche stare uomo a uomo con Pelle su Marin, poi però, quando fanno lo scambio con Deiola, Lorenzo deve andare veloce su Deiola, se invece i difensori non si fidano a dare profondità a Piccoli e Luvumbo, questo lavoro sul playmaker avversario lo può fare Dovbyk. Dipende quale sarà il momento della partita dal punto di vista psicologico, del risultato e del cronometro e principalmente dai conseguenti ragionamenti del nostro mitico Daniele, che ha già dimostrato l’anno scorso di essere un ottimo allenatore.
E’ fondamentale fare bene la fase difensiva e riuscire nella costruzione con continuità, visto che loro fanno spesso pressing alto, probabilmente anche pressando i nostri terzini con i loro quinti di centrocampo,
specialmente Augello su Celik. Nonostante Augello fa spesso il quarto di difesa, ha più l’attitudine offensiva di Azzi (e meno difensiva). Augello fa anche ottimi cross col suo mancino. Se siamo bravi nella costruzione, possiamo trovarli scoperti di là.
Sono molto pericolosi sui calci piazzati da cross, mentre sui corner avversari difendono a zona.
Come abbiamo visto, migliorare nella costruzione dal basso è un tema importante genericamente per la Roma, ma anche nello specifico della gara contro il Cagliari. Allo stesso modo, se i governanti facessero davvero il volere del popolo, come dicono, ossia costruissero dal basso bene, Netanyahu, Putin e Khamenei farebbero la pace. Daje Roma!
Giordano Sepi