Juve-Roma 0-0. La paura è una profezia autoavverante.

E’ pericoloso quando la paura diventa panico. E’ valido nella finanza e così nel calcio e in politica. Avere paura, in sè, è giusto. Però poi uno deve mettere in atto le reazioni più opportune. Il coraggio non è ignoranza del rischio. Non è temerarietà. Significa sapere il rischio, ma agire con intelligenza per affrontarlo e sconfiggerlo. Questo vale per la Roma e per i nazisti in Germania.

I Romanisti nel settore ospiti hanno dato un tocco di colore a uno stadio in maggioranza bianconero.

Molto meglio rispetto le scorse partite. La Roma è andata a Torino, giocando con coraggio, anche a volte con la difesa nella metà campo avversaria. Sarei bugiardo se dicessi che la Roma ha dominato. Ai punti, forse meritava di più la vittoria la Juventus. Ad ogni modo, a mio avviso, il pareggio è stato giusto. Abbiamo giocato con coraggio, ma non abbiamo mai rischiato di capitolare.

Forse l’unico momento in cui abbiamo rischiato è stato quando gli juventini sono scesi in 5: veloci e in contropiede, ma siamo tornati in tanti e abbiamo chiuso bene. Il coraggio prevede i rischi delle proprie scelte. Ci saranno altre situazioni così. In questi casi, dobbiamo tornare indietro in tanti e velocemente per tamponare.

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Bene il centrocampo con Pisilli e Cristante. Bene la difesa. Bene Soulé sulla destra. Anche se avrei forse preferito Dybala dal primo minuto. L’acquisto più interessante, per me, è Manu Koné. Intelligente, quando all’ultimo minuto, con la possibilità di provare l’ultimo assalto, passa indietro il pallone, facendo capire, come è giusto, che il pareggio va bene.

Il giudizio su queste prime 3 partite rimane negativo. La Roma ripartirà da Genova con l’handicap. Con la Juve, abbiamo dimostrato che ci meritiamo una migliore classifica. Ora è il momento di conquistarla. Serve prudenza. Fase difensiva. Ma se la prudenza è dettata dalla paura potrebbe diventare una profezia autoavverante. Come spesso è la paura. Due gol subiti in tre partite significa che la fase difensiva funziona. Adesso dobbiamo provare a rischiare di più. Dobbiamo fare più gol. Dobbiamo avere più coraggio. Come chiede il nostro grande Coach, Daniele De Rossi.

All you want is in the other side of fear. Jack Canfield.

Come serve coraggio alla tattica alla Roma, così serve coraggio ai democratici di tutto il mondo, nello specifico anche in Germania. Il successo di AfD in Turingia e in Sassonia è molto preoccupante. La miscela razzismo, ignoranza e crisi economica è esplosiva non solo per la Germania, ma per tutta l’Europa. Il passato insegna e dal passato dobbiamo imparare per evitare gli stessi errori. Quali furono gli errori del secolo scorso?

Siamo tutti d’accordo che la libertà di parola è una delle basi della democrazia. Non credo sia giusto mettere fuori legge l’AfD, malgrado una malcelata approvazione del nazismo, che è reato in Germania. Sono molte le analogie con un secolo fa. La Germania sta vivendo una crisi economica perché durante il COVID non prese decisioni per sostenere l’economia, quindi mentre l’Italia, anche grazie al bonus 110%, è in crescita, la Germania no. A questo si aggiunge la politica di Schulz sempre troppo tentennante, a volte inseguendo le posizioni dei razzisti, a volte non abbastanza convinto di posizioni alternative.

Quindi la situazione è veramente preoccupante. Se reagiremo con paura e debolezza, loro se ne approfitteranno. Bisogna costituire un fronte antifascista, che raccolga tutte le forze antifasciste. La presa di posizione è necessaria. Altrettanto necessaria è una politica di contenuti alternativa a quella dei nazisti. Non è inseguendo le battaglie dei nazisti che si raccoglie il loro voto. Se uno può scegliere tra il vino e il vino con l’acqua, sceglie il vino. Serve invece alfabetizzare la popolazione. L’estrema destra si nutre di ignoranza.

La Turingia e la Sassonia sono le regioni con la minore percentuale di immigrati, quindi il razzismo, che non si può mai giustificare, non ha comunque nemmeno una base sociologica. Il razzismo e i partiti di estrema destra si alimentano con la bassa scolarizzazione e l’ignoranza. Forse sarebbe il caso di ricordare quanti danni fanno le scuole professionali che trascurano il latino, il greco, la storia e la filosofia, quelle materie del tanto vituperato liceo classico che insegnano a ragionare e a vivere molto meglio.

Quando la paura diventa panico è una profezia autoavverante. Bisogna saper reagire. Bisogna agire con coraggio. Tatticamente è giusto nel calcio, nella politica e nella vita. Daje Roma!

Giordano Sepi

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