Genoa. Il contrario della paura non è il coraggio, ma la fiducia.

A mezzogiorno, prima che il sole se ne vada senza salutare come canta Bresh, la Roma andrà a Genoa al Marassi (architettonicamente bellissimo ma per gli ospiti è un po’ caotico vedere la partita). E’ l’occasione per provare ad andare ad attaccare con coraggio e specialmente fiducia, senza tralasciare la difesa. E’ un discorso valido anche per l’Europa. L’autostima porta alla vittoria.

Andremo così in casa del decano del calcio italiano. Il club più antico d’Italia. Che vinse il primo campionato. E’ una squadra con origini nobili, ma anche fortemente popolare come la Roma. Significativo del popolo genoano è l’inno “Guasto d’amore” di Bresh che in qualche modo riesce a rappresentare tutti i tifosi del mondo. Come il Genoa rappresenta il calcio in Italia in quanto club più vecchio. Così Roma rappresenta non solo i fratelli romanisti, ma tutti gli abitanti della terra che credono nella fratellanza, nella solidarietà, nella libertà, nella democrazia e nella pace.

Alberto Gilardino, ex grande centravanti e ottimo allenatore, schiera il 352 che in fase difensiva diventa 532. Qui contro l’Inter quando ancora doveva essere acquistato Pinamonti.

Messias è tutto mancino e preferisce giocare sulla destra per accentrarsi e tirare, anche a giro.
Può essere il giocatore chiave tattico facendo la mezzala destra nel centrocampo a 5, ma anche il trequartista, in particolare in fase offensiva e di pressing insieme a Vitinha dietro a Pinamonti. Qui il Genoa con la casacca bianca a Monza.

Pinamonti è un centravanti molto possente e forte nel gioco aereo. Dovremo stare attenti sui cross di Sabelli e Martinez.
Pinamonti può essere cercato col lancio lungo o anche rasoterra nella costruzione. Molto pericoloso Vitinha quando lo trovano sulla linea del fuorigioco.

Costruiscono principalmente con Bani, Badelj e Frendrup, ma anche Vogliacco è bravo in costruzione.
Qui vediamo la posizione a W con Badelj al centro, Sabelli vertice alto a destra e Vasquez vertice alto a sinistra.

Sono molto pericolosi sui calci piazzati da corner, in particolare con Bani e Vogliacco. Sui corner in difesa si mettono a zona.

Proprio perché la Roma rappresenta quei principi universali come democrazia, fratellanza, libertà, pace e solidarietà, i romanisti devono avere coraggio e il coraggio si alimenta con la fiducia in se stessi e nel compagno di squadra. Infatti come la fiducia è il seme da cui nasce il coraggio e quindi la vittoria, la paura ha origine dall’insicurezza e da qui nasce la sconfitta. Il contrario della paura non è il coraggio, ma la fiducia.

Anche tatticamente possiamo valorizzare il coraggio di alcuni nostri difensori come Mancini, schierarlo mediano o mezzala, e mettere come centrale difensivo uno dei nuovi validi difensori che abbiamo preso da svincolati come Mario Hermoso e Mats Hummels. Mi sembra questo un modo più intelligente di utilizzarli piuttosto di una difesa a 3.

La fiducia è la base per la nostra Europa. La nostra Europa tanto insultata e che mette tanta paura. Bisogna trasformare il potere di tanti piccoli nani, che seppur innamorati di Biancaneve, non possono ambire a starci insieme e costruire il principe azzurro dell’Europa come il robot Voltron che univa i 5 robot leoni.

Solo l’Europa è in grado di competere e parlare alla pari con BRICS e USA. Anche perché, se paragoniamo le conflittualità che abbiamo ad esempio con la Germania, con le sinergie, ci accorgeremo che sono molte di più le seconde.

La fiducia nell’Europa significa anche lasciare mano libera all’Ucraina che occupando la regione russa di Kursk subito dietro al Donbass ha chiuso a tenaglia quella regione. Adesso poi ha preso tanti prigionieri importanti per il Cremlino. Giovani di Mosca e San Pietroburgo che pesano molto sullo status quo russo.

L’Ucraina ha tante carte da giocare sul tavolo della trattativa. Perché quello è il fine. La libertà dell’Ucraina passa dalla volontà dei fratelli democratici americani che devono portare alla Casa Bianca Kamala Harris. Putin sta aspettando le elezioni americane per sedersi al tavolo della trattativa e una vittoria di Harris, lo costringerebbe a necessari buoni propositi.

Se la politica europea invalida la strategia militare ucraina, vietando l’utilizzo delle armi in Russia sarebbe come il marito che per far dispetto alla moglie si taglia il pisello, mentre la politica può essere utile se Kamala vincesse le Presidenziali USA, ma serve l’impegno di tutti, specialmente dei miei fratelli americani.

Io sono abbastanza fiducioso che le Presidenziali USA dimostreranno che la maggior parte degli americani crede nella speranza piuttosto che essere pieno di paure. Come la paura del diverso. La paura ti paralizza. Ti porta a sbagliare. Anche la politica dei dazi di Trump non è vero che sarà a costo zero per il popolo americano, ma significherà che tanti prodotti che gli americani usano giornalmente aumenteranno vertiginosamente di prezzo. Questo oltre ai danni all’economia mondiale che significherebbe una tale stronzata.

Il risultato delle Presidenziali USA è attualmente molto poco prevedibile. E’ per questo che L’Europa deve essere forte politicamente come da sempre dice Draghi. La forza si costruisce con la fiducia in se stessi e nell’amico e, nel caso di una squadra di calcio, nel compagno di squadra. E’ questo il segreto per essere vincente nella politica, nella vita e nel calcio. Daje Roma!

Giordano Sepi

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