Genoa – Roma 1-3

La Roma domina e vince grazie anche ad un avversario molto concentrato nella fase difensiva, ma che poi lasciava troppo spazio agli attaccanti. La partita è stata decisa dalla splendida tripletta di Mkhi, definito “barocco” da alcuni giornali.

Anche Bruno Peres, Cristante, Veretout (che fa bene a sovrapporsi sulle fasce), Karsdorp e Pedrito hanno giocato bene. La difesa ha tenuto bene, tranne nel gol loro dove ci sono stati 2/3 errori consecutivi. La chiave tattica della partita è stata sostituire Borja Majoral con Cristante, facendo giocare Mkhi come attaccante centrale. Bravo Fonseca.

La grande prestazione di Mkhi ci fa fare luce sul suo paese: l’Armenia. Attualmente c’è una guerra in corso nell’Artsakh per gli armeni o il Nagorno Karabakh per gli azeri. Io voglio chiedere la pace per quel popolo, che la comunità internazionale e il nuovo presidente degli USA, Joe Biden (congratulazioni per la vittoria), riescano nel dialogo, principalmente con la Turchia di Erdogan, e diano la pace a quel popolo.

La guerra di Piero

Sparagli Piero, sparagli ora
E dopo un colpo sparagli ancora
Fino a che tu non lo vedrai esangue
Cadere in terra a coprire il suo sangue

E se gli sparo in fronte o nel cuore
Soltanto il tempo avrà per morire
Ma il tempo a me resterà per vedere
Vedere gli occhi di un uomo che muore

E mentre gli usi questa premura
Quello si volta, ti vede e ha paura
Ed imbracciata l’artiglieria
Non ti ricambia la cortesia

La guerra di Piero di De Andrè ha un significato principalmente pacifista e dimostra la bestialità della guerra. Quando un uomo finalmente mostra sentimenti umani è il momento che può perdere la vita. Però nel calcio non muore nessuno e se si vuole vincere, bisogna avere il killer istinct che è mancato a Piero. Quando abbiamo l’occasione per chiudere la partita come capitato alla Juventus e a noi prima del loro pareggio, bisogna uccidere la partita (come hanno detto nel SKY Calcio Club). Bisogna essere poco umani. Bisogna sparare senza avere la voglia di vedere gli occhi di un uomo che muore. Alla fine, la Juve ha pareggiato con la Lazio (1-1) e la Roma ha dovuto impegnarsi per tornare a vincere la partita. Dobbiamo saper uccidere le partite. Dobbiamo saper uccidere il campionato se ne avremo la possibilità visto che quest’anno in Serie A non c’è una squadra superiore a noi come successo con la Juve negli scorsi 9 anni.

Masiello ha un passato burrascoso: si è fatto corrompere per perdere volontariamente delle partite, però, sperando che si sia pentito sinceramente, non si può non riconoscere che, come difensore, ha qualità importanti. Ieri ha retto da solo la difesa del Genoa grazie a contrasti tempestivi e ribattendo tutti i cross. Se c’è un giocatore da cui può ripartire il Genoa, è Masiello. Dato le grandi qualità tecniche, non escludo neanche un ritorno in nazionale.

Ora ci prendiamo un po’ di tempo per far analisi tecniche più distese (nel tempo e con la mente) e per dare un paio di suggerimenti tattici che è un po’ di tempo che rimugino. Affrontavamo una squadra che ha fatto 2 punti nelle ultime 6 partite e l’unica vittoria l’aveva fatta nella prima di campionato. La Roma deve vincere anche queste partite ed è stata brava, ma stiamo concentrati che non abbiamo fatto ancora niente. Daje Roma!

Giordano Sepi

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