L’avversario di giovedì: lo Young Boys.

Dopo una sconfitta pesante come quella col Napoli, questa partita casca a fagiuolo. Per noi, per capire se è stata solo una giornata no o ci sono motivi di una crisi più profonda. Per la squadra, per dimostrare che i meccanismi tattici funzionano di nuovo e abbiamo il carattere e la forza per rialzarci quando cadiamo. Tutto questo in una partita che non ha grande importanza formalmente perché siamo già qualificati e ci basta un pareggio per arrivare primi nel girone.

Lo Young Boys viene da Berna, una città nata vicino ad uno dei 12 forti degli Elvezi di cui parla Giulio Cesare nel “De Bello Gallico”. Il vero fondatore della città è, però, Berthold V di Zahringer che nella prima battuta di caccia, nella zona dove verrà fondata Berna, incontrò come primo animale un orso, che divenne simbolo araldico della città.

Costruiscono il gioco con Lustenberger, Rieder e Sierro. In fase di costruzione, i peggiori sono Zesiger e Buergy. Se li andiamo a marcare, possiamo recuperare palla molto alti. In generale, non disdegnano scivolate ruvide, quindi sarà importante che noi giochiamo bene, ma anche che l’arbitro ci tuteli.

Il primo giocatore che mi ha colpito è Gianluca Gaudino, ala sinistra e centrocampista, col piede destro educato (geneticamente e per l’insegnamento) dal padre (Maurizio Gaudino), punta di diamante dello Stoccarda che arrivò in finale di Coppa UEFA nel 1988-89, poi sconfitta dal Napoli di Maradona. Anche se il giocatore è bravo nei calci piazzati, non trova spazio tra i titolari dei bernesi perché gli manca la giusta esperienza e deve migliorare nella fase difensiva.

Maurizio Gaudino

Il giocatore più pericoloso dei gialloneri bernesi è l’ala destra che sia Fassnacht(destro) o Sulejmani (sinistro). Sono entrambi molto bravi nell’assist. Il primo è anche molto pericoloso con il tiro da fuori. Per me, Gerardo Seoane potrebbe schierare Sulejmani che come ala destra è quello che fa più gioco, pericoloso soprattutto nell’assist, con più esperienza di partite di alto livello. Dovremo stare attenti anche a Nsame che è la punta centrale

A prescindere dal risultato che non ha l’importanza di sempre a livello formale per la classifica, è importante vincere e convincere. Sono due gli aspetti che mi interessano di più: il pressing che deve essere collettivo e coraggioso e la partita del nostro terzino destro ( che sia Bruno Peres o Karsdorp), sia in fase difensiva, che in fase offensiva. E’ importante saper attaccare anche con il terzino destro, che allo stesso modo deve assicurare anche una buona fase difensiva.

Prevedo una partita molto difensiva dei bernesi, quindi il piano di gioco è pressing, gestione del possesso e cattiveria nel tiro. Il nostro obiettivo è vincere. Daje Roma!

Giordano Sepi

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