Roma – Spezia 4-3

Partiamo dalla fine. Siamo già nel recupero, la Roma ha appena subito il gol del 3-3 dall’ex Verde, però costruisce un’ottima azione: discesa di Spina, cross, Brunetto raccoglie e mette dentro per Lorenzo che segna il gol del definitivo 4-3.

E’ abbastanza facile fare il paragone tra Giannini e Pellegrini: per la posizione in campo, per la facilità nell’assist e perché aveva meno qualità di Totti, ma aveva maggiore personalità. Nel 1988-89, il Principe segnò il rigore del 2-0 col Partizan che decise la nostra qualificazione e “La Roma”, il mensile ufficiale del club, titolò “Che pasta del Capitano” (riprendendo il nome di un noto dentifricio che a me piaceva molto). Per questo, oggi intitolo il post di presentazione così.

Pellegrini, già dall’intervista nel prepartita, ha affermato quanto era importante vincere, ma non è stato l’unico che ha giocato bene. Hanno giocato bene anche Borja Majoral (autore di una doppietta), Spina, Brunetto, Cristante, Gonzalito e Rick Karsdorp (autore del gol del 3-1).

Lorenzo Pellegrini

Ci sono stati ancora errori pesanti. Specialmente abbiamo sbagliato con la linea difensiva, che ha fatto sbagli tremendi [specialmente nel primo gol (Piccoli) e nel terzo gol (Verde)]. Il loro migliore giocatore è stato Farias (autore del secondo gol).

Pau Lopez ha sbagliato (anche se è utilissimo in fase di costruzione). Dobbiamo essere più reattivi e concentrati. Concediamo troppi recuperi palla sulle seconde palle sui rinvii. Carles Perez e in generale in fase offensiva sbagliamo troppi assist forse perché giochiamo poco con la testa alta. In questo bisogna imparare da Veretout bravissimo a pescare Borjita nell’occasione del suo secondo gol.

Borja Majoral

Dobbiamo premiare di più i dai-e-vai. Va bene cercare il terzo uomo, ma non deve essere l’unica opzione, possiamo anche premiare l’inserimento di chi ci ha dato il pallone. Se siamo stereofonici, se scegliamo in modo ambivalente in questa e in altre occasioni, siamo meno prevedibili.

La Roma può lottare per lo scudetto, solo se riappianiamo il litigio tra Fonseca e Dzeko (stiamo a -6 dal Milan primo, nella peggiore delle ipotesi). C’è bisogno anche di Edin. L’opinione che mi sono fatto è che Dzeko non ha tutti i torti. Fonseca si doveva prendere maggiormente la responsabilità del pasticcio di Coppa Italia, ma adesso dobbiamo essere tutti uniti sui nostri target. Questa vittoria è stata propiziata, oltre che dal Capitano, da una grande prestazione di Borja: dovremo tenerne conto. Stiamo tutti uniti per la vittoria. Daje Roma!

Giordano Sepi

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