L’avversario di giovedì: l’Atalanta.

E’ difficile concentrarsi su una partita quando ci sono tante voci, tante notizie e tante opinioni (perlopiù contrarie) su questa Super Lega. E’ un argomento che è stato toccato anche dai massimi profili politici europei. Dall’ultimo dei tifosi alla Commissione Europea, tutti si sono espressi contro. Anche le grandi aziende (come Amazon) stanno prendendo le distanze. Si profila un tentativo di ritirata dei 12 clubs cospiratori, ma se ho la certezza che da parte della UEFA ci saranno provvedimenti durissimi, ho il dubbio che la Serie A abbia abbastanza cojones per fargli il culo come sarebbe giusto e questo sarebbe l’ennesima dimostrazione di poca serietà delle nostre istituzioni calcistiche, ma concentriamoci sull’Atalanta.

Gasperini schiera il 3412 con posizioni molto dinamiche. Non è una squadra di grandi campioni, ma si aiutano, si coprono a vicenda, ragionano da squadra e sono diventati una squadra fortissima: una mentalità che noi dobbiamo imitare.

Spesso uno dei 3 difensori centrali (ma anche 2) vanno in attacco senza palla (in particolare Toloi) e la sua posizione è coperta da un altro giocatore. Potrebbe essere decisivo spingere principalmente sulla fascia di Maehle, la destra, con il nostro terzino sinistro. In alternativa, come terzino destro, Gasperini può schierare Malinovskyi (sinistro), meno bravo nella fase difensiva.

Ilicic (sinistro), che potrebbe entrare nel secondo tempo,preferisce partire dalla destra per andare verso il centro e tirare con il piede preferito. Pessina, schierato come centrocampista offensivo, è in realtà un centrocampista aggiunto, bravo nella copertura difensiva e nell’assist. Muriel è molto bravo nel dribbling e ha un ottimo tiro, principalmente di destro. Anche Zapata è destro. E’ molto forte fisicamente e ha un buon tiro. Ottimo test per il nostro Bryan.

Loro fanno un pressing asfissiante, difendendo uomo a uomo con i 3 difensori sui nostri 3 attaccanti, quindi noi possiamo lanciare lungo sui nostri attaccanti che possono o appoggiare indietro o tentare l’uno contro uno. Sarà difficile ma se vinciamo l’uno contro uno con i nostri attaccanti possiamo vincere anche in modo largo.

E’ una partita difficile perché l’avversario è forte e perché nell’Europa calcistica (e non solo) regna la confusione, noi però dobbiamo focalizzarci sul traguardo che è la vittoria. Ce la possiamo fare e ce la faremo. Daje Roma!

Giordano Sepi

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