Roma-Leicester 1-0 e Fiorentina.

Notti magiche. Notti di lacrime e preghiere. L’attesa è stata sofferenza, caricata nel modo giusto dal nostro condottiero. L’Olimpico ha risposto “Presente”. Era soprattutto la partita di Claudio Ranieri, presente in tribuna, commosso. Per lui, era la partita dell’amore (per la Roma) e della gloria (con il Leicester). La partita, obiettivamente, è stata brutta. Ci sono state poche occasioni da entrambi le parti. La Roma ci ha provato di più, in particolare nella prima mezz’ora, ha preso il vantaggio con Abraham (splendido match-winner) e abbiamo vinto. Ora a Tirana, per l’ultima decisiva tappa, contro il Feyenoord. Partiamo favoriti, ma loro sono una grandissima squadra che andrà affrontata al massimo. Ora dovremo focalizzarci sulla Fiorentina.

In Britannia, tutti temevano il nome dei Romani.

Italiano schiera il 433. Molto offensivo. Grande pressing. Sufficiente costruzione di gioco. Soffrono il pressing.

Attaccano principalmente sulla sinistra con il triangolo Biraghi-Saponara-Biraghi, con Biraghi (sinistro) che poi crossa molto bene per la punta che può essere Cabral (anche molto bravo in costruzione) o Pyatek (con più fiuto del gol), entrambi forti di testa. Saponara non si limita a fare la sponda a Biraghi, ma cerca spesso l’iniziativa. La sua arma preferita è andare verso il centro per tirare a giro sul palo lontano.

Possono attaccare anche sulla destra in particolare col terzino destro, Odriozola, o con l’attaccante destro (o Nico Gonzalez o Ikoné, entrambi più portati al tiro).

Amrabat è il playmaker che viene aiutato da Torreira (molto pericoloso anche nelle mischie in area). In alternativa a Torreira, può essere schierato Duncan più bravo nel recupero palla (forse un po’ falloso) e insidioso col tiro da fuori.

Marcano a uomo sui calci d’angolo. Biraghi (sinistro) batte i corner molto bene, principalmente sul secondo palo, e le punizioni. E’ molto bravo in generale nel fare cross alti.

E’ normale che adesso noi stiamo tutti puntati sul Feyenoord e Tirana, ma è importante anche tenere alta la concentrazione a Firenze. In primo luogo, perché è fondamentale assicurarci l’Europa League (che significano in ogni caso 20 milioni) e in secondo luogo perché concentrarsi allena la concentrazione e quindi ci prepara a quella sfida del 25 maggio. Daje Roma!

Giordano Sepi

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