Empoli e Spalletti. Iniziare la rinascita.

E’ ora di mettersi in moto dopo 3 volte che la macchina non è partita e per farlo dovremo giocare un’ottima partita. C’è una possibilità su un milione che la Roma affronti sempre quest’anno avversarie che giochino la partita della vita. Ad ogni modo, anche davanti al più forte Empoli della storia, se la Roma mette in campo tutto, può vincere e vincere facile. Mettiamoci in moto.

Vicino Empoli, a Certaldo, c’è la casa (e il trattore) di Luciano Spalletti, che si ritira qui nei periodi extra-calcistici. Ha iniziato la sua avventura in Serie A proprio con l’Empoli e già allora sfoggiava un calcio di possesso, di dominio e spettacolo. Di carattere e di tattica rilassata e che diffonde calma e pace con il suo parlare e con il suo calcio, Luciano Spalletti è diventato un top-allenatore, vincendo 1 Supercoppa Italiana e 2 Coppa Italia con la Roma e lo scudetto col Napoli. Molti romanisti gli rimproverano l’addio al calcio di Totti, evidenziato anche dalla serie tv (per me trash).

Adesso il Capitano è Lorenzo Pellegrini, ma il capo carismatico è José Mourinho.

Parlare bene di Spalletti non significa mancare di rispetto a Mourinho. Si tratta di una lettura lucida. Poi Mourinho è il nostro condottiero e spero lo sarà per molto. Anche la Nazionale Italiana, con Spalletti ct, sta dimostrando un bel gioco come si è visto nel 2-1 contro l’Ucraina.

Questo blog sostiene l’indipendenza dell’Ucraina, ma anche la pace in Ucraina e in tutto il mondo, perciò se nello specifico vorrei che Russia e Ucraina si mettessero intorno ad un tavolo, è razionale pensare che se vogliamo una pace mondiale e duratura si devono mettere d’accordo USA e Cina.

Passiamo alla tattica dell’Empoli.

Zanetti plasma questa matricola terribile con il 433 con gioco offensivo e pressing.

In difesa costruiscono a 3 con un terzino all’altezza del centrocampo.

In fase di gioco d’attacco e di pressing si mettono col 4231.

Prevedo che, quando faranno pressing sulla nostra costruzione, i loro attaccanti andranno a marcare i nostri difensori e i loro terzini andranno sui nostri esterni.

Giocano con le ali con il piede invertito alla propria fascia. Gyasi e Cambiaghi giocano a sinistra e sono destri, ma come si vede dalla foto, Cambiaghi è bravo anche a crossare col mancino.

Attenzione al tiro da fuori di Marin.

Oltre che a Gyasi e Cambiaghi, nella nostra fase difensiva dovremo stare attenti a Baldanzi e Caputo. Baldanzi è un trequartista adattato come attaccante destro per sfruttare il mancino. Bravo nel dribbling, nel dai e vai e in generale nell’inserimento senza palla. Caputo è la punta centrale. Molto bravo sulle ribattute del portiere, sui cross bassi e sulle infilate sulla linea del fuorigioco.

Mourinho è diverso da Spalletti. Spalletti infonde calma. Mou infonde grinta. Ma non basta la grinta. Serve qualità nel gioco. Serve intelligenza. L’avversario si può battere. Sta a noi mettersi in moto. Daje Roma!

Giordano Sepi

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