Cagliari-Roma 0-0. Empoli. Sosteniamola.

“Se Dybala non fosse sostituito con giocatori all’altezza, sarei spaventato”. Queste le parole di DDR. In effetti Paulo è stata la carta che è andata più vicino a cambiare l’esito del match con quell’assist perfetto per Dovbyk finito in traversa. Al momento però Dybala non ha ancora deciso e per la Roma è una situazione win-win. Se rimane, ha la carta migliore della Serie A, se se ne va, potremo rinforzare i punti deboli in campo.

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Tanta merda nel postpartita su Daniele e su Zalewski in particolare, ma poi un po’ sparsa su tanti. Niente di nuovo. Spesso i romanisti buttano merda sui propri giocatori. Inondarono anche Daniele da giocatore che era uno dei 5 migliori centrocampisti della sua epoca e Totti che è stato il più forte di tutti i tempi.

In realtà, il polacco di Tivoli non ha giocato male e ha offerto due begli assist per Dovbyk e per Pellegrini. In generale Dovbyk e Soulé hanno bisogno di un paio di partite di ambientamento, ma i segnali sono buoni. Bene anche Baldanzi come mezzala, ma deve migliorare nel recupero palla, anche schermando il passaggio.

La riunione di tutti gruppi sotto un semplice striscione è un bel segno per la nuova stagione. Spero che poi questa unione sia dedicata al nostro Antonio De Falchi. Questa deve essere il motore per il sostegno ostinato al club. La Curva e l’Olimpico, sotto questo aspetto, non hanno mai deluso. Dovremo essere capaci di zittire tutti quelli che insultano su Twitter con un tifo unito e forte che possa aiutare la Roma nel suo percorso. E’ già capitato e non abbiamo mai indietreggiato.

Come sosteniamo la Roma, è giusto sostenere diritti, democrazia e pace in tutto il mondo, proprio perché la Lupa rappresenta questi principi. Tifare per l’underdog come Kamala Harris per le presidenziali in America. Per il sottomesso, il torturato come in Iran. Per i popoli in una situazione di tragedia e in generale di svantaggio come i palestinesi. Contro il bullismo e l’ossessione del potere di Putin e Netanyahu, ma questo senza sacrificare il doveroso rispetto per il popolo russo e israeliano. Rispettare la controparte come hanno fatto i tifosi della Roma, facendo cori per Gigi Riva.

Quindi non posso esimermi da fare i complimenti al Cagliari che ha giocato molto bene. C’è sempre questo difetto nostro della difesa troppo bassa in fase di pressing e certe partite con le “piccole” non le possiamo interpretare con la difesa troppo bassa. Poi il Cagliari ci ha messo tanto in difficoltà e metterà tanti altri in difficoltà. Hanno un buon team e un allenatore, come Nicola, molto valido. Anche Marin ha preso una traversa deviata da un grande intervento del solito, meraviglioso Svilar.

Immagine di Lecce-Atalanta 0-4. L’Atalanta con 9 giocatori nella metà campo dei salentini, che poi diventeranno anche 10, mette sotto grande pressione l’avversario, portando i presupposti per il recupero-palla. Il Lecce lancerà lungo per Krstovic che sarà colto in fuorigioco. Qui la situazione era ancora di 0-0.

Ci sono certe partite come forse anche la prossima con l’Empoli, in cui l’avversario si limita alla fase difensiva e semmai a trovare gli attaccanti sulla linea del fuorigioco, perlomeno per difendere lo 0-0. In queste partite, la Roma è chiamata a dominare il campo anche con la linea difensiva nella metà campo avversaria per chiudere l’avversario all’angolo, costruire occasione su occasione e infine far capitolare l’assediato. Poi, quando si passa in vantaggio, si può anche pensare ad un atteggiamento più prudente, ma dall’inizio serve più coraggio anche dai difensori.

D’Aversa mette l’Empoli col 352 con pressing, recupero palla e ripartenza veloce. Paradossalmente gli azzurri preferiscono che la palla ce l’hanno gli avversari per andare a recuperare palla alti.

Oltre alle due punte (Esposito e Colombo) pressano con le due mezzale (Fazzini e Maleh) e con i quinti di centrocampo sui terzini.

Anche in fase offensiva spesso gli esterni stanno sulla stessa linea degli attaccanti.

Il giocatore tattico chiave è Fazzini che forma sia la linea di centrocampo a 5, sia fa la sotto-punta dietro a Colombo e Esposito.

Anche Maleh (mancino) è molto aggressivo in pressing e in fase offensiva. Mentre Henderson è il centrocampista difensivo, predisposto anche all’ordine del gioco. Anche se, come detto, preferiscono non fare tanto possesso, ma essere verticali. Anche nella costruzione dal basso, spesso preferiscono il lancio lungo.

Sono molto forti sui calci piazzati da cross in cui hanno uno schieramento bizzarro. Di solito a batterli è Henderson.

Tre osservazioni. 1) Gyasi è un’ala, mentre Pezzella è un terzino. Ciò non toglie che Giuseppe è bravo anche in fase offensiva, ma spingere di più sulla nostra sinistra con ElSha o Zalewski potrebbe essere la soluzione del rebus Empoli. 2) Colombo è un giovane attaccante con molto talento ma è solo mancino. 3) Non scarto l’ipotesi che possa giocare Caputo al posto di una delle due punte. Più basso fisicamente. Probabilmente più veloce. Con molta esperienza e senso del gol. Se il risultato ci arride, penso che sicuramente entrerà nel secondo tempo.

La partita con il Monza non si può prendere in toto come base per preparare la nostra. L’Empoli considera il Monza un avversario alla pari e in casa ha cercato di comandare. Contro di noi, è prevedibile più umiltà e conseguentemente maggiore fase difensiva con la ricerca del contropiede. Noi siamo quindi chiamati a dominare la partita. Sarà essenziale il sostegno dell’Olimpico. Già decisivo tante volte. Daje Roma!

Giordano Sepi

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