Roma-Empoli 1-2. Juve. Testa vs Cuore.

Sarebbe infantile mettere Juve-Roma sul piano male vs bene. Conosco tanti juventini che sono persone splendide. Però sicuramente la Juve è una scelta razionale, mente la Roma è una scelta d’amore. Come quella di Dybala. D’altronde il Romanticismo deriva dalla parola Roma. Roma è gialla come er sole, rossa come er core mio. E’ una scelta dovuta ai colori, alla città, ai principi che rappresenta come democrazia, libertà e pace. La Juve è la scelta di chi vuole vincere.

Risultato giusto per quanto sia umiliante per i nostri colori. Voglio fare solo 3 osservazioni tattiche che se non aggiustiamo subito, di partite così ne vedremo tante. Dalle sconfitte, è doveroso imparare.

2a GiornataPrimo TempoSecondo TempoRisultato Finale
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  1. Soulé e Dybala dall’inizio non possono coesistere. Sono entrambi attaccanti destri. Si può fare benissimo la staffetta e chi rimane in panchina all’inizio, entrando fresco nel secondo tempo, può essere mortifero per gli avversari stanchi. Soulé non può fare l’ala sinistra e non è un caso che a segnare il primo gol dell’Empoli sia stato il loro esterno destro, Gyasi. Non può fare nemmeno l’esterno destro a tutto campo, perché gli manca la fase difensiva. Al limite puoi schierare Dybala trequartista e Soulé seconda punta con Shomurodov (autore del nostro gol) prima punta, mantenendo comunque un certo equilibrio col 4312 o il 3412. Dico Eldor perché è destro, sennò con Dovbyk, che è mancino, si crea il solito ingorgo sul lato destro. L’12 davanti sarebbe comunque un’alchimia bizzarra, la mia prima scelta rimane il 433 con ElSha o Zale a sinistra e Dybala o Soulé a destra.
  2. Il centrocampo è da rivedere. Siamo lenti in costruzione. Non recuperiamo mai palla. Stendo un velo pietoso sull’attimo folle di Paredes che prima ha perso palla come un cojone e poi ha fatto il fallo da rigore completamente inutile visto che l’empolista era già coperto da Mancini. Oltre a Le Fée e Baldanzi che hanno giocato bene (in particolare il secondo), darei una chance anche a Bove e Pisilli, soprattutto il primo, bravissimo nel recupero palla, che è una nostra mancanza attuale.
  3. Quando ci sono questo tipo di partite in cui dobbiamo dominare il campo, la difesa deve stare altissima in fase di pressing, anche nella metà campo avversaria, poi adesso noi andremo ad affrontare la Juve e difficilmente andremo a dominare con la nostra difesa nella loro metà campo, ma in generale questa mentalità è quella vincente.
Come si vede, troppi giocatori sul lato destro. Non è una scelta ragionata di usare un lato forte per attaccare sul lato debole ma la presenza in campo nello stesso momento di Dybala (21) e Soulé (18).

Se DDR ha voluto schierare Soulé ala sinistra, era per dare ragione ai tanti romanisti che spingevano questa ipotesi ma, come si è visto, alle volte seguire ciecamente l’amore e il cuore significa prendere una brutta strada. Il cuore e l’amore, se non sono accompagnati dalla razionalità, dalla testa, dal freddo calcolo, portano problemi. E’ per questo che scrivo spesso “Testa e cuore”. Perché servono entrambi.

Ma poi l’amore, la passione, è l’aspetto più bello di questo mondo malato. La scelta di Dybala è una scelta d’amore. L’amore dei tifosi romanisti per lui è sincero ed è bellissimo. Difficilmente questo sarebbe stato possibile nella Juve. Che viene scelta come squadra perché vincente, per freddo calcolo, non per amore dei colori o della città o dei principi che rappresenta. Infatti, Dybala ha lasciato la Juve senza ripensamenti e si è innamorato della Roma, della città, della passione dei romanisti, dell’amicizia dei suoi compagni. E’ stata una scelta d’amore e l’amore è la cosa che porta avanti il mondo. L’Amor che move il sole e le altre stelle. Come diceva Dante, riprendendo Aristotele.

E quanto sarebbe migliore il mondo se tanti politici avessero un po’ di cuore, un po’ di umanità. Come servirebbe che Netanyahu, Putin, Trump dimostrassero un po’ di buoni sentimenti. Un po’ di cuore. Un po’ di amore.

Il cuore poi in campo si traduce in grinta, nella corsa quando non ne hai più, nell’entrata in scivolata per il recupero palla, ma anche la scivolata può essere un grave errore, se non è fatta con la giusta razionalità, che si traduce in campo con la concentrazione per entrare nei tempi giusti.

Thiago Motta schiera un iniziale 4231, ma poi i movimenti sono molto liberi. Sono attenti a non andare in pressing troppo aggressivi, almeno contro il Como, ma con noi possono essere più coraggiosi. Sono molto in fiducia e giocano molto liberi mentalmente e tatticamente specialmente in fase offensiva. Qui sembra un 235 in cui il giocatore vicino a Vlahovic è Savona, il terzino destro. E’ interessante questa immagine perché si vede anche Yildiz sulla linea del centrocampo, perché il turco, n.10, torna spesso indietro ad aiutare il possesso. Yildiz svaria sul lato destro e sul lato sinistro. Bravo con entrambi i piedi.


Qui di nuovo il 235, qui con il terzino destro, Savona, all’altezza della linea d’attacco.

In costruzione si mettono in 3 bassi. Bremer-Gatti-Cabal.


Il terzino sinistro Cabal può scivolare anche in avanti con Locatelli che si mette sul loro lato sinistro per costruire, spesso col passaggio semplice all’altro mediano. Stesso discorso a destra con Savona che scivola in avanti.

Difendono ibridi sui corner, con qualche giocatore a uomo e qualche giocatore a zona.

Vlhaovic è mancino ed è bravo sia nel gioco aereo, sia spalle alla porta, sia sul filtrante. Sono molto veloci sul loro lato sinistro, sia col terzino Cabal, sia con Mbangula che può andare verso il centro per tirare di destro, anche a giro. Qui Mbangula può lanciare Cabal in corsa che si propone velocissimo.

Entrambi, sia il cuore che la testa, sono essenziali per andare avanti nella vita e per far andare avanti il mondo. Senza l’amore, la ragione è freddo cinismo. Senza la ragione, l’amore è irrazionalità. E’ un cieco che rotea il bastone intorno a sé. Entrambi senza futuro. Ma l’amore, il cuore, per me, rimane l’aspetto più bello della vita ed ha la supremazia quando si sceglie la Roma. Daje Roma!

Giordano Sepi

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