Genoa-Roma 1-1. Udinese. La reazione ha bisogno di Etica.

Iniziamo col dire che non stiamo parlando di una sconfitta, anche se è una bella botta psicologica. Adesso è essenziale reagire e mettere in campo Etica ed energia. Per la Roma e per il mondo.

E’ stata una bella botta. Il gol al 96esimo significa una bella botta morale. La direzione arbitrale è stata costellata da errori. Giuà non vede un rigore netto su Dybala, anche se poi c’è il gol di Dovbyk importante per lui e per la Roma anche a lungo termine. Anche negli ultimi minuti non capisco perché non fischia un chiaro fallo su Pellegrini, ma dare la colpa solo alla sfortuna o all’arbitro sarebbe irrazionale e quindi sbagliato.

InnanziTotti c’è stata una mancanza di concentrazione collettiva nei minuti di recupero. I giocatori offensivi potevano tenere palla lontano dalla nostra difesa. La difesa è mancata all’ultimo momento. Poi la Serie A è così. Basta una piccola mancanza e lo prendi in culo. In generale negli ultimi 35 minuti, il Genoa ci ha messo sotto. Siamo arretrati troppo anche secondo Daniele. Il gol è la naturale conseguenza a questo nostro errore.

E’ insopportabile che Daniele dica “Io l’avevo detto”. Lo posso capire ed è antipatico da parte da un tifoso. Da parte di un allenatore è insopportabile. E’ come se denunciasse che la squadra non lo segue. O ci mettiamo in testa di seguire quello che dice l’allenatore, che è stato comunque campione del mondo da giocatore, o magari è il caso di restare a riflettere in panchina.

O ci mettiamo in testa che stiamo affrontando un percorso di crescita con un rookie in panchina che ha il sangue romanista come noi, con tutto quello che significa di positivo e negativo, o dobbiamo cambiare subito. Forse sarebbe stato meglio tenere in campo Pisilli che ha giocato bene, recuperato diverse palle a centrocampo e teneva la squadra non troppo sulla difensiva. In generale, DDR ha guidato bene la squadra in questa partita.

Riccardo Pratesi che scrive di football americano sulla Gazzetta, ne ha parlato per quanto riguarda Caleb Williams, quarterback rookie dei Chicago Bears, e Jayden Daniels, vincitore l’anno scorso dell’Iceman Trophy, il premio come migliore giocatore del college, e attualmente quarterback dei Washington Commanders. Sono dolori di crescita dice Riccardo, ma sono giocatori dal talento puro, come Daniele come allenatore, e sicuramente arriverà la gloria per queste squadre di football e per la Roma.

Poi un quarterback rookie che ha 23 anni come Jayden Daniels ha tantissime insidie in più nella crescita anche come persona rispetto a un uomo di 40 anni come Daniele.

4a GiornataPrimo TempoSecondo TempoRisultato Finale
011
101

Questo inizio campionato è negativo. Siamo vicini alla zona retrocessione. Come possiamo uscire da questa crisi? Bisogna lottare su ogni pallone fino al fischio finale dell’arbitro come una squadra che deve salvarsi. E’ necessario trovare la forza dentro noi stessi per uscire da questa scabrosa situazione. Dobbiamo cominciare a macinare punti partita dopo partita. In Serie A e in UEL.

Dovremo essere corretti nel seguire i comandamenti di DDR, quindi serve Etica, e allo stesso tempo avere l’energia giusta per farli funzionare. Un buon punto di partenza è il gol di Dovbyk e la buona prestazione collettiva del primo tempo, in particolare di Koné e Pisilli che hanno mostrato molta energia. Fondamentale nella prossima sfida contro l’Udinese.

In questi giorni proprio in Friuli il bravo Sergio Mattarella ha ricordato l’importanza dei partigiani e la complicità del fascismo con il nazismo.

L’etica dei partigiani stride un po’ con i nostri tempi malati anche con personaggi come Trump che pagò una prostituta prima per un rapporto extraconiugale e poi per il suo silenzio. Viene da domandarsi quali dubbi abbia il buon Papa Francesco davanti a un personaggio del genere in confronto a una persona onesta e che ha fatto dell’onestà un punto d’orgoglio come Kamala Harris.

Come mi insegnava mio padre, fondamentale per la Rinascita dell’Italia fu l’Etica di chi partecipò alla Resistenza e poi fece politica ad alti livelli nel dopoguerra. La Resistenza anche del Friuli e di Udine che rifiutarono il fascismo. Come un mio trisnonno friulano rifiutò la sottomissione agli Asburgo e diventò garibaldino.

L’Etica ad esempio suggerirebbe che il potere esecutivo e il potere giudiziario devono essere tra di loro indipendenti e paritari. Come d’altronde insegna un padre del pensiero liberale come l’illuminista Montesquieu.

E’ veramente vergognoso sotto quest’aspetto l’ingerenza di Palazzo Chigi e Viminale sul Processo Open Arms ossia quando l’allora Ministro degli Interni Salvini impose la sua volontà contro i diritti umani e le convenzioni internazionali, non permettendo lo sbarco di poveri disperati in condizioni igienico-sanitarie molto difficili, come testimoniò l’allora PM di Agrigento, Patronaggio, poi spostato a Cagliari (chissà come mai…).

L’allora Min. degli Interni, attuale Min. dell’Infrastrutture è impegnato nella progettazione del Ponte sullo Stretto. Un gigante nel nulla con Calabria e Sicilia che avrebbero bisogno primitivamente di infrastrutture interne serie, dato che ad esempio in Sicilia ci vogliono attualmente più di 5 ore per raggiungere Palermo da Catania in treno.

Poi ci sono i problemi nella costruzione di questo gigante, su cui passerebbero migliaia di macchine sullo Stretto di Scilla e Cariddi, già famoso per l’Odissea, in cui i venti fortissimi sono un grave problema già per le navi. Figuriamoci per una struttura stazionaria.

A difendere Salvini per il Processo Open Arms c’è Bongiorno che ha già difeso tra gli altri Giulio Andreotti e Raffaele Sollecito. Grande avvocato. Figlia putativa di Coppi che ultimamente ha difeso Sabrina Misseri. Tutte persone molto benestanti, che non erano limpide, a mio avviso, e che sono risultate spesso innocenti.

Consiglio a Bongiorno e Coppi per una sola volta di difendere un povero cristo, una persona molto povera che però sia davvero innocente. Magari provare questo brivido sarebbe positivo per loro e sarebbe una più grande soddisfazione.

Su un messaggio video, Salvini sostiene che la sua unica colpa è aver difeso i confini. Ma l’Italia non ha bisogno di essere difesa da una massa di disperati spesso senza nemmeno le scarpe, ma da Putin che, a mio avviso, voleva, e forse ancora vuole, fare una Campagna d’Europa a partire dall’Ucraina. D’altronde Putin crede nell’ideologia falsa e deleteria della Grande Russia, che poi è sempre stata deleteria in primis per i russi.

Salvini ha sempre difeso Putin come quando difese le elezioni farsa in Russia, tranne poi cambiare idea solo ultimamente. Ma questa vecchia posizione filo-putiniana era sì contro gli interessi dell’Italia che anche solo per l’Ucraina si è schierata fortemente dalla parte della libertà del popolo ucraino.

La guerra è spesso una tragedia come in Palestina. Qualche volta però ci si deve schierare contro i bulli come fece la Resistenza contro Mussolini e Hitler, come fanno gli ucraini contro Putin. Dal seme della Resistenza poi è nato quel grande artista poliedrico e dall’infinita poesia come Pierpaolo Pasolini che poi a Roma ebbe la sua consacrazione. Ma ora passiamo al pallone e allo studio tattico dell’Udinese.

L’allenatore tedesco ma di origini evidentemente slave come Runjaic plasma la sua Udinese con il 3421 che in fase difensiva diventa 541. Qui l’Udinese a Bologna in completo giallo.

Possono giocare anche con Thauvin come seconda punta con il 532 in fase difensiva.

Vanno aggressivi nel pressing anche con l’esterno che va sul terzino. In particolare Ehizibue sulla loro destra. Quando si alza Ehizibue, Kabesele va anche lui alto sul pressing.

Come l’Empoli, paradossalmente preferiscono che il possesso lo faccia l’avversario. Quando hanno palla loro, in costruzione (costruiscono col 31 con Karlstrom vertice alto), spesso vanno per il lancio lungo o direttamente per Lucca (fortissimo nel gioco aereo), o (come si vede da questo foto) con Bijol, bravissimo in costruzione, per l’esterno sinistro Zemura.

In alternativa, in fase di costruzione, possono anche abbassare i trequartisti e alzare gli esterni. Qui si vede Thauvin sulla linea di metà campo, sul loro lato destro, vicino la rimessa, con Ehizibue che è partito in avanti. Stesso discorso con Brenner sul loro lato sinistro.

Difendono a zona sui corner.

L’Italia in politica e la Roma ha bisogno di seguire le regole: la politica quelle morali dell’Etica e la squadra quelle di De Rossi. Questa è l’unica strada per superare le difficoltà. Daje Roma!

Giordano Sepi

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