Como-Roma 2-0. Samp. Auto. In una situazione di crisi, prima di tutto serve sangue freddo.

Stiamo vivendo un periodo terribile. Per le guerre. Per le enormi tragedie di cui siamo contemporanei. Anche per motivi climatici. Per la crisi dell’auto. Per cui l’Europa non si è fatta trovare pronta. E per la Roma che da 8 mesi non vince in trasferta e tende verso il peggio: la Serie B.

Siamo anche partiti bene a Como. Ma in generale siamo stati insufficienti. Ho sentito anche pareri positivi sul primo tempo, ma la realtà è che non abbiamo mai sfiorato la porta di Reina. Nel secondo tempo, quando abbiamo messo Dovbyk centravanti, anche peggio. Sottomessi ai lariani che poi hanno meritatamente vinto.

E’ importante adesso recuperare autostima e la partita con la Samp arriva al momento giusto. Sicuramente possiamo fare un po’ di rotazione dei titolari. Altrettanto sicuramente, per salvare la stagione, è importante recuperare psicologicamente e fisicamente Artem Dovbyk. Che già è stato decisivo e che ancora può esserlo.

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Adesso serve razionalità perché è molto facile passare dalla crisi di risultati alla crisi psicologica. Serve sangue freddo in un momento di crisi della Roma e più in generale in un momento di crisi del mondo

C’è una crisi umanitaria dovuta alle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, di cui abbiamo ampiamente parlato, e poi c’è una crisi dell’auto. Una crisi che potrebbe essere catastrofica per il mondo quanto per la Roma la retrocessione in Serie B.

L’Italia e la Germania fanno bene a chiedere di allungare i tempi per la fine della vendita di auto a combustione termica, però se poi andiamo a vedere le responsabilità, come abbiamo visto negli scorsi articoli per la Roma, non è giusto prendersela con l’Europa o col destino.

Di cambiamento climatico e di auto elettriche si parla da decenni. Le Commissioni europee, i governi europei, anche di sinistra, e le industrie europee hanno sbagliato a non mettersi subito a investire sulle miniere di litio, sulle lavorazioni delle batterie e sulla conversione delle industrie per produrre auto elettriche. Bisognava farlo subito. Ma non nel 2020. Ma nel 2010.

Sfatiamo un altro mito. Gli industriali si lamentano che le macchine elettriche costano troppo e non attraggono il consumatore. Questo è vero per l’industria europea che deve comprare batterie lavorate dalla Cina. Ma se si vede l’industria delle auto elettriche cinesi, si arriva a prezzi molto più proponibili (circa 15.000 euro).

Il problema non è il prezzo, ma che noi europei siamo stati poco lungimiranti. Non ci siamo fatti trovare pronti adesso che il cambiamento climatico non è più una previsione di qualche scienziato, ma qualcosa che viviamo con enormi tragedie. Ora ci troviamo nella posizione di dipendere dai cinesi per l’elettrico e di conseguenza dobbiamo fare prezzi troppo alti per il mercato.

Però, adesso, come per la Roma, è inutile stare a piangersi addosso sulla jella. Ripeto: l’Italia e la Germania fanno bene a chiedere più tempo. Nel frattempo dovremo metterci al passo con l’elettrico, sviluppare l’idrogeno e i biocarburanti, per cui non capisco il rifiuto dell’Europa.

Anche per la Roma. Adesso bisogna usare buon senso e sangue freddo. Abbiamo fatto tanti errori. Ne abbiamo parlato anche qui. La tendenza è a peggiorare. E’ molto facile il rischio di andare completamente in tilt come nel poker. Ma se saremo freddi e razionali, troveremo gli strumenti per invertire la tendenza da subito per poi a gennaio fare 2 o 3 acquisti per migliorare la rosa.

Abbiamo un allenatore come Claudio Ranieri che ha vinto la Premier con il Leicester, ma che è anche capace a navigare nella burrasca della zona salvezza. Questa crescita deve partire dagli ottavi all’Olimpico contro la Sampdoria.

Semplici allena da una settimana la Samp ma ha voluto dare già la sua impronta con il suo 352 che poi diventa in fase difensiva 532.

In fase offensiva sono pericolosi con le imbucate per Coda e Tutino o con i cross di Depaoli o Barreca per la testa di Coda. Molto bravo nel gioco aereo.

Sui corner difendono a zona.

Ci troviamo quindi in una brutta situazione per il mondo per le guerre, il cambiamento climatico e la crisi dell’auto e per la Roma che non riesce a risalire il china. Con questi dati, la previsione è pessima ed è inutile prendersela con Dio per il cambiamento climatico o per la crisi della Roma. Ci sono motivi profondi che ho spiegato dettagliatamente. Solo con sangue freddo e ragionamento se ne esce. Per il mondo e per la Roma. Daje Roma!

Giordano Sepi

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