Roma-Napoli 1-1. Milan. Mantenere le promesse.

L’affidabilità di Ranieri si vede anche nella razionalità di quello che promette e come gestisce la rosa. Non fa promesse altisonanti. Nemmeno adesso che la Roma ha cominciato a vincere. Non le faceva nemmeno a Leicester quando mancavano pochi punti per la matematica certezza dello scudetto.

La Roma ha diversi impegni (Europa League, Coppa Italia e Serie A) è normale che devono essere fatte delle rotazioni. Fare giocare chi gioca meno e minimizzare i danni è un compito difficilissimo, ma si può ben dire che contro il Napoli, primo in classifica, la Roma ci è riuscita.

A differenza di Ranieri, i politici, molti dei quali venderebbero la madre per essere eletti o mantenere un posto di comando, sono capaci di promettere l’inverosimile, che poi spesso peggiora la situazione. Ad esempio, Netanyahu aveva promesso la vittoria totale. Ma che cazzo significa?

Se la vittoria totale significa uccidere tutti i due milioni (circa) di palestinesi nella striscia di Gaza non è semplicemente possibile. Come non è possibile deportarli negli altri paesi arabi. La strada maestra è quella che vuole il nostro amico Donaldo ossia il dialogo e la pace.

Violenza provoca solo ulteriore violenza. Odio provoca solo ulteriore odio. E infatti le bombe israeliane hanno portato ad un rafforzamento di Hamas, che Netanyahu diceva di voler combattere. Per normalizzare i rapporti, Israele deve liberare i politici palestinesi dialoganti e pacifisti come Barghuthi con cui è più facile trovare la pace.

Il Master della pace in Palestina è Donaldo. Sono tanto grato a Donaldo per la pace di Palestina quanto confuso per le sue mosse sulla finanza mondiale. In realtà, Donaldo spara alto a inizio mandato non solo per far contento il suo elettorato, ma anche perché così inizia le trattative. Oggi, con Wall Street in forte calo, ha già modificato le sue parole

L’Europa non può farsi trovare in ritardo in questi tempi così veloci. E’ giusto che l’Europa non alzi il tono dello scontro e allo stesso modo è giusto parlare di Stato Europeo come ha detto il grande Mario Draghi. Le divisioni dell’Europa hanno fatto già troppi danni.

Insieme alla politica europea forte servono fondi per la competitività. Deve trovare la forza per essere alla pari con Cina e USA. Dalla Grecia traiamo le origini di democrazia e libertà e quello l’Europa deve rappresentare nel mondo: pace, democrazia e libertà.

Il Napoli ha gli stessi colori della Grecia (come la Lazio) e quest’anno può puntare allo scudetto. E’ una squadra forte e la Roma l’ha affrontata con tanti giocatori che non partivano da tempo titolari. Non ho nessun rimprovero da fare né all’allenatore, nè ai titolari, né a chi è entrato dopo. Malgrado non abbiamo vinto, abbiamo giocato in modo ottimo.

Il loro gol è stata una piccola imperfezione di Mancini (che Spinazzola ha superato nella corsa) e di Svilar (che se rimaneva in porta avrebbe evitato il pallonetto del terzino di Foligno), poi bravi loro. Contro queste squadre di grandi qualità, basta una piccola imprecisione, vai in svantaggio ed è difficile anche pareggiare in casa. Nell’Olimpico che è casa nostra. Dove siamo abituati a vincere sempre.

23a Giornata Serie APrimo TempoSecondo TempoRisultato Finale
011
101

Il pareggio è arrivato grazie al gol Angelino nei minuti di recupero. Ancora una volta decisivo. Se posso dare un suggerimento agli amici napoletani, può essere di mettere più spesso Spina attaccante sinistro, riportando David Neres nella sua posizione abituale di attaccante destro. A sinistra, è prevedibile che il brasiliano vada lungo sulla fascia per cercare il cross.

Adesso andremo a San Siro a giocarci i quarti di Coppa Italia con tanti giocatori forti che si sono riposati. Il Milan ha tanta qualità e a casa sua è ancora più forte, ma non è un avversario impossibile. Giochiamo la nostra partita con la nostra qualità. Abbiamo buone possibilità di andare in semifinale.

Le armi del Milan sono tante. Tutte molto insidiose. Andiamo a vederle nello specifico.

Sergio Conceicao è più risultatista di Fonseca, quindi vuole attenzione difensiva e fase d’attacco più verticale.

Contro l’Inter, Sergio ha giocato con il 442 con Reijnders mediano insieme a Bennacer, che di solito è il playmaker principale, con Musah ala destra e Pulisic punta insieme a Abraham.

Qui il Milan in fase offensiva è tutto proteso in avanti e ha trasformato il 442 in una specie di 244.
In fase difensiva poi si mettevano col 541 con l’ala sinistra come quinto di difesa che nel secondo tempo era Jimenez con Musah e Reijnders mediani.
Sui corner difendono a uomo.
In fase difensiva sembra un 451. Qui in casa della Juve. Contro di noi Emerson Royal sarà infortunato.
Sono forti specialmente sulla loro sinistra con la connessione Theo Hernandez-Leao. Qui in una partita di qualche anno fa con Leao che innescava Theo.

Leao è fortissimo in fase offensiva ma un po’ pigro ad aiutare in difesa.

Nella sessione di gennaio, il Milan ha acquistato: Kyle Walker (terzino destro di caratura internazionale), Gimenez (uno dei migliori centravanti al mondo che abbiamo già affrontato l’anno scorso quando giocava con il Feyenoord, di piede sinistro) e Sottil (ala sinistra col piede principale destro, più propenso ad aiutare in fase difensiva rispetto a Leao).

Uno dei meriti di Claudio Ranieri è non aver promesso niente. Dice sempre “Vediamo partita per partita. Invece politici spregiudicati e senza morale promettono l’impossibile, poi non possono portarlo a termine e fanno marcia indietro come Netanyahu e Trump. Adesso andremo a San Siro contro un avversario forte che si è rafforzato ulteriormente, ma possiamo portare a casa le semifinali. Daje Roma!

Giordano Sepi

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