Roma-Torino 1-0. Il caso Allemandi. Bologna.

Se i ritmi in generale sono stati bassi, le squadre non hanno risparmiato entrate anche dure. La Roma ha vinto in virtù del gol di Abraham su assist di Mkhi, favorito dal velo di Zaniolo che con questa mossa libera l’inglese dalla marcatura di Buongiorno. Il Torino ha giocato un ‘ottima partita con 2/3 del possesso palla, però noi abbiamo avuto le occasioni migliori e meritato di vincere. Benissimo la fase difensiva, in particolare Smalling. Buon spirito di squadra in queste situazioni. Forse in attacco dobbiamo pensare di più all’assist che alla soluzione personale. L’ultimo elogio è per Mourinho. Ossessivo sui dettagli. Mette in campo Kumbulla per difendere sul portiere del Torino (Vanja Milinkovic Savic) sul loro ultimo corner. Mercoledì dovremo già stare a Bologna.

Il gol di Abraham.

La storia di Torino e Bologna si intreccia nel caso Allemandi. Siamo nel 1926/27 e il nuovo presidente della Federcalcio è Leandro Arpinati, amico di vecchia data di Mussolini, ex-podestà di Bologna, che usa la violenza nella politica come tutti i fascisti, ma che ha un profondo senso della giustizia. Arpinati prende come vice-presidente un non-fascista come Zanetti, grande intenditore di calcio, fondatore del Modena e padre del prossimo direttore (anni dopo) della Gazzetta. Con lui disegna una nuova Serie A in due gironi da 10 squadre ciascuna con le prime 3 di ogni girone che vanno a giocare un campionato a 6 che decreterà a chi andrà lo scudetto (solo dal 1925 si può chiamare così perché per la prima volta chi vince il campionato se lo cuce sul petto). La Serie A fino al 1926 era polverizzata in tantissimi campionati regionali e interregionali.

Le sei qualificate al secondo turno sono: Bologna, Genoa, Inter, Juventus, Milan e Torino. La lotta per la conquista del titolo è tra Bologna e Torino. Il Toro domina il campionato, ma in occasione del derby Edoardo Agnelli vuole arricchire la sfida con una bella scommessa col Conte Marano Cinzano, presidente del Torino, con il Principe di Piemonte come testimone. Il Toro deve vincere e un dirigente più realista del re (in epoca monarchica questa metafora è ancora più appropriata) incomincia a pensare come.

Allemandi era un grande terzino della Juventus che nel 1927 venne corrotto per Torino-Juve 2-1 (50.000 lire) da un dirigente del Torino, Nani, attraverso uno studente in ingegneria, Gaudioso, che viveva con Allemandi nella stessa pensione e nella stessa trafficata pensione c’è anche Ferminelli, giornalista a cui i torinisti hanno negato l’accredito al Filadelfia e quindi col dente avvelenato. In realtà Allemandi fu il migliore in campo per la Juve, mentre l’attaccante Pastore si fece espellere e il difensore Rosetta allargò stranamente le gambe sulla punizione non irresistibile di Baloncics, permettendo il momentaneo pareggio del Toro, che poi vinse quella partita. La cifra di 50.000 lire (anche se in realtà Allemandi riceve solo 25.000 lire) è talmente alta che gli storici ipotizzeranno che era un premio per tutti i giocatori della Juve.

Nel frattempo, c’era stato un altro fatto scandaloso come la ripetizione di Torino-Bologna (scontro scudetto) per errore tecnico dell’arbitro, poi reo confesso. A luglio, il Toro batte il Bologna nella ripetizione della gara, ma Ferminelli (il giornalista col dente avvelenato) inizia a pubblicare dubbi su Juve-Torino. La Federcalcio mette tutto a tacere. Decide lui. Decide Arpinati.

Leandro Arpinati

Mentre succedevano questi scandali, nell’estate del 1927 Italo Foschi diventa il primo presidente di un nuovo club, un club che prende un nome altisonante in senso storico e culturale. Nasce la Roma.

Siamo nel Novembre del 1927 e, dopo vari interrogatori, la decisione irrevocabile della Federcalcio è di revocare il titolo al Torino, ma non darlo nemmeno al Bologna, squadra di cui Leandro è tifoso. Lo scudetto verrà PERPETUAMENTE non-assegnato fino ad oggi. Torino e Bologna ancora oggi chiedono l’assegnazione di quello scudetto.

Leandro si era reso conto di essersi creato dei nemici come Starace ( che lo chiamava il pontefice nero ed era famoso per essere protagonista anche nel processo a Antonio Gramsci) e non voleva creare pericolosi conflitti d’interesse. Nonostante l’amicizia, Mussolini lo manda al confino per 5 anni. Di ritorno dal confino, Leandro torna a vivere a Bologna.

Quando Mussolini proclama la Repubblica di Salò lo vuole come Ministro degli Interni, ma lui rifiuta. Anzi a casa sua nasconde partigiani, come l’amico socialista Nanni. Ma nel 1945 una banda di giovani partigiani lo uccide, insieme a Nanni che tenta inutilmente di difenderlo (almeno secondo la narrazione dell’epoca). Ricordiamoci comunque che stiamo parlando di un fascista. Nel periodo dell’ascesa del fascismo, Arpinati non si faceva scrupoli ad usare la violenza politica, anche se con un bizzarro senso della giustizia (per quanto la violenza politica possa essere giusta). La sua vita e il caso Allemandi sono un mistero ancora oggi. Cent’anni dopo. E fa un po’ pensare che ancora stiamo parlando di scudetti falsati, da revocare o da non assegnare, in particolare pensando alle notizie di questi giorni dell’indagine sui dirigenti della Juventus.

Mihajlovic schiera il 3421 cercando possesso e bel gioco. Costruiscono con Medel in primis oppure con Dominguez. I due centrali difensivi laterali (Soumaoro e Theate) possono anche scaricare ai loro rispettivi terzini: Soumaoro verso Orsolini e Theate verso Hickey. Possono attaccare a sinistra con Barrow che va verso il centro per cercare il tiro a giro, ma sono più forti sulla loro destra con Soriano che si sovrappone a Orsolini. Soriano fa cross ottimi. Orsolini è adattato come centrocampista di destra. E’ un giocatore prettamente offensivo.

Theate è un ottimo difensore in fase difensiva, ha preso fiducia e quindi in costruzione può spingersi anche in avanti

Il Bologna è un’altra squadra dalla storia gloriosa, ma noi non possiamo fermarci. Daje Roma!

Giordano Sepi

Il caso Allemandi: https://storiedicalcio.altervista.org/blog/scudetto_revocato.html

Leandro Arpinati: https://it.wikipedia.org/wiki/Leandro_Arpinati

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