Roma-Verona 2-1. Al Shabab. La solitudine dei migliori.

Dopo aver battuto il Verona, la Roma andrà ad affrontare in Arabia Saudita una buona squadra come l’Al Shabab. Questo ci dà modo di soffermarci sul clima romanista e mondiale attraverso la chiave di lettura della solitudine.

La solitudine è uno stato mentale. Si può essere soli anche in mezzo a tanta gente e ci possono essere eremiti che sono tutto fuorché soli. La solitudine è una scelta patologica non degli amici, ma della persona che la soffre. Senza alcun feedback dall’esterno, questa inizia un dialogo interno che lo convince che ha ragione, quando invece ha evidentemente torto. E’ il caso dei dittatori dei totalitarismi e anche dei premier degli stati autoritari. Il risultato è lo scollamento dalla realtà. Da ciò che vuole il popolo. Fino al momento del rovesciamento spesso violento (come è violenta la solitudine) del potere.

Possiamo qundi parlare della solitudine di Putin, Khamenei (la guida religiosa dell’Iran), di Erdogan e di Netanyahu. Si perde il contatto della realtà. Si indebolisce il valore della vita umana. Che cosa sono decine migliaia di vite, magari di persone che considero stranieri, e quindi estranei, davanti al rafforzamento del mio potere, il mio successo, quella pagina di storia che ogni politico vuole scrivere, in cui io rappresento il bene? Ma saranno giudicati come buoni dalla storia?

A volte il personaggio sopravvive alla persona come, per me, è successo a Putin. Ma opinione personalissima è che Putin sia morto da anni. Troppe notizie di eventuali malattie mortali e poi foto di lui che a petto nudo cavalca un orso (un’evidente fake che mi serve come provocazione). In realtà, la forza del personaggio Putin è troppo importante per la Russia e nello specifico per la cerchia di potere intorno a lui. Ora bisognerà vedere se vinceranno le colombe o i falchi, se poi succederà l’ipotesi meno cruenta che i falchi diventeranno colombe, o peggiore dello sfaldamento della Russia e una guerra civile come nella prima metà del XX sec.

Nella guerra che la Russia ha scatenato contro l’Ucraina, sono stati molto importanti i droni che l’Iran ha dato alla Russia. Sinceramente non ho capito come è finita l’indagine sull’attentato a Kerman in Iran. Considerando che gli israeliani non sono stati ed erano stati i primi accusati dal regime teocratico, considerando che la rivendicazione dell’ISIS era molto inverosimile, chi è Stato? L’impressione è che in generale il regime iraniano abbia poco rispetto per le vite del suo popolo che è una bestemmia verso il Profeta, come dimostra la Sura che ho riportato.

In passato anche la Turchia ebbe diverse grandi tragedie senza colpevoli evidenti, però Erdogan e la Turchia sono molto più laici, più evoluti in fatto di democrazia e diritti rispetto all’Iran. Sicuramente il suo ruolo come pacificatore tra Ucraina e Russia è ancora molto importante. Meloni ha fatto bene ad andare in Turchia, specialmente in questo periodo in cui lo scontro militare in Terra Santa può diventare scontro religioso. Sarebbe una grande vittoria per l’Europa e per la Turchia, se questo paese entrasse nell’UE, diventando un importante interlocutore per l’Occidente nel mondo arabo, risolvendo il problema della debolezza della lira turca, iniziando un dialogo costruttivo con le formazioni politiche curde turche, ma anche siriane e irakene e in generale preservando i diritti dei media anche di critica del potere, che è un aspetto molto importante delle democrazie proprio per non lasciare isolato con i suoi yesmen il leader del paese.

La solitudine dei leaders è anche la solitudine di Netanyahu. Contestato dal suo popolo. Chiuso nel suo palazzo. Ordina bombardamenti e uccisioni. Spesso di bambini che quando va bene rimangono soltanto mutilati. Vuole la vittoria totale e la sensazione è che è un termine che assomiglia tanto alla soluzione finale di Hitler per gli ebrei. E’ importante notare questa assonanza in questi giorni. Vicini al 26 gennaio: il giorno della memoria.

La solitudine dei numeri primi. Un bel libro che mi ha sempre affascinato. Si tratta di una storia di autismo. Non si può parlare di solitudine senza parlare di autismo. Io l’ho sempre visto non come uno svantaggio, ma come un vantaggio. Gli autistici hanno una marcia in più. E’ stata diagnosticata in modo postumo la sindrome di Asperger ai più grandi della storia: Michelangelo, Giulio Cesare e Napoleone.

La solitudine può essere anche una caratteristica di un presidente di un club di calcio o di un allenatore in una situazione difficile. Sotto questo aspetto voglio tranquillizzare tutti. Non lascerò mai solo Daniele e i Friedkin, anche se adesso quest’ultimi sono molto contestati. Non lascerò da soli i Friedkin che hanno speso tanto per la Roma, a differenza di quanto dicono gli striscioni.

C’è stato un periodo in cui ho tifato da solo in Sud, quando c’era lo sciopero del tifo. Sciopero con cui non ero d’accordo. E’ un esempio di quando la solitudine può essere anche positiva. Ossia non lasciarsi trasportare dalle masse, ma sapere sempre ciò che è giusto e ciò che è sbagliato (si pensi ad esempio ai pochi dissidenti al fascismo). E non ero solo. Tanti su internet mi davano feedback positivi. I Distinti e la Tribuna Tevere erano con me in questa battaglia.

La Roma contro il Verona ha giocato bene. Con il 4231, Pellegrini, schierato centrocampista offensivo, e ElSha, schierato ala sinistra, erano nel loro ruolo più adatto. Pellegrini è stato il migliore in campo, dal mio punto di vista. A dimostrarlo, c’è il secondo gol suo. ElSha ha fatto due assist per i due gol della Roma (il primo è stato segnato da Lukaku). Bene anche Bove (fondamentale nella formazione attuale della Roma) come mediano di accompagnamento a Paredes.

La costruzione contro il pressing, anche grazie alla nuova tattica, che permette la formazione 23 nell’uscita palla, ha funzionato meglio. Come diceva Daniele in questi momenti, dobbiamo essere più veloci in questa fase, giocando a uno o due tocchi Bene Paredes. Il mediano, che sia Paredes o Cristante, non è importante solo in costruzione, ma anche nella fase difensiva, in marcatura sulle mezzale che si inseriscono e in generale per occupare l’area sui cross. .

Contro l’Al Shabab è importante provare il 4231 per vedere se è riproponibile. La prima prova contro il Verona ha dimostrato che forse è più adatto agli interpreti romanisti. E’ importante soprattutto in vista della Salernitana. Daje Roma!

Giordano Sepi

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