Roma-Inter 0-1. Obiettivi alla portata. Prendere la strada giusta. Dynamo Kyiv.
E’ una stagione nata male. Il mercato è stato pessimo (peccato mortale vendere Bove). Il cambio di allenatore è stato quantomeno non lungimirante. Abbiamo affrontato molti avversari mediocri e pochi veramente forti, eppure siamo decimi. Nelle ultime due partite abbiamo pareggiato con l’ultima in classifica e perso in casa con la Curva Sud che è entrata dopo i primi quindici minuti che sono il momento per la Roma per sbloccare la partita, spinta dalla Sud, in particolare all’Olimpico. Ma dobbiamo reagire.
Forse è il caso per la Sud di fare il loro sciopero nei primi quindici minuti della ripresa, a meno che il risultato negativo della Roma sia un obiettivo dei gruppi organizzati della Sud. A questo punto, la previsione è una stagione tipo 2004/05 con il mantenimento della categoria ottenuto solo a poche giornate dalla fine della Serie A. Ma c’è ancora tempo per iniziare un percorso di crescita.
Stiamo sacrificando l’UEL per la zona Champions in Serie A, ma in questo momento significa non riuscire in nessuno degli obiettivi. E’ per questo che è essenziale combattere giovedì all’Olimpico contro la Dynamo Kyiv e portare a casa l’intera posta. Obiettivo alla portata
8a Giornata Serie A | Primo Tempo | Secondo Tempo | Risultato Finale |
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0 | 1 | 1 |
Andremo quindi ad affrontare il club che rappresenta la capitale dell’Ucraina, la martoriata Ucraina come dice il buon Papa Francesco. Adesso che non è più ragionevole per la Russia parlare della conquista dell’intera Ucraina, è il momento di mettersi attorno al tavolo della pace e poi che l’Ucraina entri nella NATO, per chiudere questo periodo storico che dura dal 2014 in cui l’Ucraina teme il nervosismo, ma si può anche parlare di follia, della Russia. Per l’Ucraina, è fondamentale che Harris batta Trump alle Elezioni USA. D’altronde non ho mai nascosto che, se fossi americano, voterei Harris. Un altro obiettivo alla portata.
Nelle analogie col 2004-05 c’è anche la partita dell’Olimpico con la Dynamo Kyiv. All’epoca, dopo un primo tempo chiuso in vantaggio per gli ucraini con gol di punizione, l’arbitro venne colpito da una biglia o una monetina. All’epoca ci fu grande letteratura su questo fatto, ma non si fece mai grandissima chiarezza.
E’ il momento per la Roma di ricordare la Dynamo Kyiv con una memoria più bella. La Roma ha dato anche segnali positivi. E’ una squadra forte. Contro l’Inter, Koné ha giocato bene. Dovbyk è un ottimo attaccante e Eldor è un valido sostituto. Dybala andava a rincorrere tutti in fase difensiva. Anche troppo. Pisilli e Soulé hanno provato la giocata rischiosa: la mancanza più grande di questa Roma in questo inizio di stagione. Passiamo quindi allo studio della Dynamo.
Oleksandr Shovkovskyi, l’allenatore della Dynamo Kyiv, mette in campo il 433 con atteggiamento anche aggressivo e qualche marcatura a uomo (anche degli attaccanti) a tutto campo. Propongono gioco specialmente sulla loro destra con Karavyev (il terzino destro).
Sulla loro sinistra, Kabaev, che parte come attaccante sinistro, si abbassa come terzino sinistro con Dubinchak (tutto mancino) che va avanti.
In fase offensiva si mettono col 4123, pronti ad andare a uomo con le mezzale sui nostri mediani. In fase di costruzione cercano in primis il gioco palla a terra con una costruazione 24, a cui si aggiunge Mykhaylenko a Brazhko.
Mykhaylenko è più difensivo. Shaparenko è più tecnico. Possono anche lanciare lungo per Vanat. Brazhko ha anche un buon tiro da fuori.
Yarmolenko è il loro Dybala. Gioca principalmente come attaccante destro ed è tutto mancino come il nostro gioiello più bello.
Sarà necessario giocare bene contro la Dynamo Kyiv per iniziare a prendere la strada giusta e realizzare i nostri obiettivi che partono con la nostra vittoria all’Olimpico giovedì e devono finire con zona Champions e il successo in UEL. Allo stesso modo, anche la pace giusta a cui tanto aspira l’Ucraina è un obiettivo alla portata. Prendiamo la strada giusta. Daje Roma!
Giordano Sepi