Roma-Porto 4-3(aggregato). Monza. Il momento è ora.

Era una partita senza domani e avevamo solo un risultato: vincere. E ci siamo riusciti. Noi un po’ tonti a prendere il gol del vantaggio di Samu (lui bravissimo). Poi Dybala è decisivo. Bene Eldor con la sponda e Koné con l’assist, ma il merito della doppietta è tutto del gioiello argentino.

Nel secondo tempo per la prima volta il Porto si trova in inferiorità numerica in una doppio sfida contro di noi. Il cartellino rosso è corretto. Anche all’Olimpico i Dragoni biancoblu hanno tentato di lavorarsi l’arbitro con sceneggiate e nel frattempo facevano tackles molto duri. Bravo l’arbitro Letixier a non cascarci.

Il gol di Pisilli conferma la superiorità della Roma. E la memoria torna a Zaniolo quando fece doppietta in Champions contro il Porto all’Olimpico. All’epoca i superlativi si sprecarono. Il predestinato. Spero che il giovane romanista abbia un altro futuro. Più luminoso.

Infine arriva l’autogol di Rensch a tempo scaduto. Troppo tardi. La Roma è agli ottavi.

Playoff UELAndataPrimo Tempo RitornoSecondo Tempo RitornoRisultato Finale
1214
1113

La Roma ha consolidato un tipo di gioco vincente. Adesso è il momento però di stringere i bulloni. Il momento è ora per giocare come sappiamo. Per andare a vincere contro qualsiasi avversario.

Allo stesso modo, non è più rimandabile il progetto dell’Europa Stato Sovrano. Stiamo passando un periodo terribile: un populista è l’uomo più potente del mondo. Ma d’altronde non si può fare altrimenti. Il popolo deve provare. Deve scottarsi come il bimbo con il forno per rendersi conto dell’errore. Come il popolo britannico con la Brexit. Il momento per i politici europei per prendersi la responsabilità dell’Europa Federale è adesso. Il momento è ora.

La Roma ospiterà all’Olimpico il Monza. Sorprendentemente si è riaperta la possibilità dell’Europa anche attraverso la Serie A. Ospiteremo in casa gli ultimi in classifica, ma solo sulla carta sarà la partita più facile.

Claudio Ranieri è stato bravo a mantenere in forma non solo 11 giocatori, ma ha fatto sentire tutti importanti e parte del progetto-Roma. Poi non sarà facile. Il Monza con Nesta ha ripreso spin.

Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano. E’ il caso di Alessandro Nesta, ministro della Difesa del grande Milan del primo duemila di Galliani e Berlusconi. A inizio stagione, allenatore del Monza, chiamato da Galliani, poi esonerato perché i brianzoli erano ultimi e poi richiamato perché Bocchetti non ha risollevato i biancorossi lombardi.

In fase offensiva, il Monza di Nesta gioca col 3142 con Bianco o Urbanski davanti alla difesa.
Che poi in fase difensiva diventa 532 con gli esterni che diventano terzini e Ciurria come terzo centrocampista.

Bravi nel recupero palla e la ripartenza specialmente con Pedro Pereira che può essere schierato invariabilmente come esterno destro o come esterno sinistro, ruolo in cui ha giocato all’Olimpico contro la Lazio (ma è più adeguato come esterno destro come lo schiera Nesta).

In fase di pressing vanno in 3 sui difensori con l’esterno pronto a pressare sull’esterno nostro. Anche Urbanski, bravo nel recupero palla. è più aggressivo nel pressing. In fase di pressing, di costruzione e offensiva gioca spesso più avanti dell’altro mediano, Bianco.

Sui corner difendono sia a uomo che a zona, forse prevalentemente a uomo, ma questo significa che potremo trovare l’attaccante senza marcatura.

Pedro Pereira occupa il lato in cui i biancorossi brianzoli producono più gioco, ma se sull’ala sinistra gioca Kyriakopoulos possono attaccare anche là.

Anche in fase di costruzione, con Urbanski e Bianco playmakers, la scelta è spesso Pedro Pereira. Qui a sinistra all’Olimpico contro la Lazio, come abbiamo detto.

Daje Roma!

Giordano Sepi

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