Roma-Feyenoord 4-1 (dts). Europa. Atalanta. Amici.

E’ stato faticoso e per questo meraviglioso. La Roma attacca. Domina. Ma il Feyenoord tiene. A volte troppo spavaldo lascia tanto spazio dietro. Noi non ne approfittiamo. L’Olimpico è infuocato. Non canta solo i primi 15 minuti, ma tutto il tempo che ci vuole. Il primo tempo si chiude 0-0 con Wijnaldum infortunato. Vedremo poi come starà. Noi giochiamo bene, in particolare con Belotti.

Nel secondo tempo, la Roma sotto la Sud attacca ancora di più. Arriva il gol di Spina. Meritato per la squadra e per lui che sta giocando benissimo. 1-0. Entrano Abraham e Dybala. Da lancio lungo Abraham fa la sponda per Cristante che tira un fendente bellissimo. 2-0? No, annullato. Spinta di Abraham su Trauner (dubbia). Sul capovolgimento di fronte, Igor Paixao pareggia. 1-1. Doccia fredda col brasiliano che festeggia come se avesse segnato il gol più importante della sua vita. Cosa Probabile, ma poi come vedremo inutile. Migliore dei loro insieme a Geertruda e il portiere, Bijlow.

La foto è del nostro sindaco, Roberto Gualtieri.

La Roma arramba. E’ una corrida di Pamplona e noi siamo i tori alla ricerca di quelli che fuggono. Ma attacchiamo con intelligenza. Tocco di prima di ElSha. Tocco di prima di Pelle. Dybala si gira e segna.. 2-1. Ci sono i buoni giocatori e poi ci sono i fuoriclasse. Dybala è un fuoriclasse.

Nei supplementari la Roma continua a bombardare il Feyenoord. Poi assist di Abraham e ElSha segna il 3-1. Meritato soprattutto per lui. Che non si arrende mai. Che non si dà mai per vinto. Il gol di Lorenzo di nuovo in contropiede sono le olive nel Martini come direbbero Nicola Roggiero o Flavio Tranquillo. Fantastico. Portiamo a casa le semifinali dove affronteremo il Bayer Leverkusen. Bene tutti. Chi ha segnato e chi no, il migliore in campo per me è il serbo, Nemanja Matic.

Il bel percorso della Roma è sostanzialmente frutto dell’amicizia tra i romanisti. In generale il senso di comunità che crea l’Olimpico, nello specifico lo spirito di gruppo del club, staff tecnico e rosa. La Roma è questo. Un gruppo di amici. Una famiglia. In questo senso di comunità dobbiamo trovare la forza per le prossime sfide.

I romanisti hanno il cuore grande e vorrei che condividano anche questo concetto. A margine della partita, c’è stato il gemellaggio tra feyenoordesi e napoletani. Al di là della rivalità contro di noi che li ha uniti e della violenza che loro hanno fatto che non posso elogiare, sono contento che nederlandesi e italiani si siano uniti in amicizia. Questi micromondi così distanti e diversi devono sapersi parlare per una crescita culturale comune come scrissi nel prepartita dell’andata (in questo senso vorrei che anche i romanisti facessero più gemellaggi internazionali come già fatto con Atletico Madrid e Panathinakos). Questa base trascende dal calcio ed è importante in generale per cosa significa Europa e cosa l’Europa vuole fare da grande.

L’Europa come superpotenza politica, economica e militare. Alla base dell’Europa ci sono i buoni sentimenti come la fiducia e l’amicizia, però è ora che l’Europa si renda conto di essere maturata. Le politiche nazionali sono sottodimensionate dall’UE, ma questo non è un male, è un bene. L’Europa è una grande superpotenza economica, politica e ,spero presto, anche militare. Così può essere un interlocutore credibile per le vecchie (USA e Russia) e nuove superpotenze mondiali (Cina, Brasile, Africa e India). In questo quadro, l’amicizia alla pari tra Cina e UE (a differenza di quella tra Cina e Russia) può costruire buoni presupposti per la pace in Ucraina.

Ora non dobbiamo ubriacarci troppo per questa bellissima vittoria, ma dovremo giocare allo stesso modo, con la stessa testa, anche con l’Atalanta, temibile avversario.

Gasperini schiera il 3421 o il 3412 un po’ più accorti difensivamente, poi però attaccano anche con il 3241 con gli esterni all’altezza dei trequartisti.

Due caratteristiche volute della mia immagine. I difensori sfalsati perché difficilmente cercano la tattica del fuorigioco e perché anche i difensori centrali si propongono in fase offensiva. La posizione non propria offensiva di Koopmeiners che è più un centrocampista centrale che avanzato e spesso va a passaggiare a centrocampo.

In fase offensiva Zappacosta e Maehle) si comportano da tornanti, con i cross di Maehle che possono avere come ricevente Zappacosta. In fase difensiva, Zappacosta e Maehle si aggiungono ai tre centrali per formare una difesa a 5.

Qui si vede benissimo il 532 difensivo.

De Roon è il centrocampista che si occupa della prima costruzione. In questa fase, l’olandese si può abbassare anche sulla linea difensiva.

Possono costruire anche con i braccetti della difesa che chiedono il triangolo con l’esterno. In un azione sono stati particolarmente performanti con Toloi-Maehle-Toloi-Zapata-Zappacosta. E’ uno schema che possiamo usare anche noi.

In attacco, c’è questo danese, Hojlund, che è molto bravo, è tutto mancino ed è insidioso di testa.

Nei corner in attacco stanno con due uomini nell’area piccola e quattro con la rincorsa.

Nei corner in difesa si mettono ibridi: un po’ zona, un po’ a uomo. Dipende dagli uomini su cui Gasp vuole maggiore attenzione.

Riprendiamoci dalla sbornia dell’Europa League e approntiamoci per una partita difficile di Serie A, sicuri che abbiamo un concetto dalla nostra parte determinante per noi e per l’umanità: l’amicizia. Daje Roma!

Giordano Sepi

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

it_ITItalian