Roma-Empoli 7-0. Sheriff Tiraspol. La Transinistria. Il disegno di Putin. Le sfide del futuro con la stessa continuità di passo dell’Europa e della Roma.

Doppio Dybala. Rigore e un assolo dribbling e tiro. Renato Sanches che premia un bel cross (finalmente) di Kristensen (ottima partita). Un autogol. Cristante con una gran botta da fuori. Lukaku su assist di Belotti. E infine Mancini. Tutti volevano partecipare alla festa romanista. Finalmente siamo partiti. Ma adesso dobbiamo dare continuità al passo. Probabilmente è una punizione troppa severa per l’Empoli. Lo è sicuramente per i suoi eroici, meravigliosi, tifosi. Anche i tifosi romanisti sono stati fantastici.

Il prossimo avversario della Roma sarà lo Sheriff Tiraspol, in Moldovia o, più precisamente in Transnistria. La Transnistria è una striscia nell’est della Moldovia, confinante con la parte sud dell’Ucraina, che rivendica l’indipendenza da Chisinau. E’ un discorso che abbiamo fatto più volte fra partiti comunisti, operai e filorussi e partiti conservatori, borghesi ed europeisti.

La mia idea è che l’invasione dell’Ucraina non era fine a se stessa, ma faceva parte di un disegno più grande di Putin e di Shoygu per ristabilire i confini del 1989, ricostituendo il Patto di Varsavia. Anzi a dire il vero non sappiamo quale era il limite che si davano perchè Putin voleva scrivere la sua pagina di storia e Shoygu voleva appuntarsi le medaglie, come diceva Prigozhin e io gli credo.

La storia poi ci ha spiegato che il limite gliel’ha dato l’Ucraina grazie all’aiuto dell’Europa e degli USA, ma il vero limite alle ambizioni perverse e diaboliche di Putin e di Shoygu non lo sappiamo. E ho usato i termini perverso e diabolico con cognizione di causa, perché non è perversione amare una persona del tuo stesso sesso, bensì mandare a morire centinaia di migliaia di giovani.

L’Europa ha dimostrato in questa fase unità e decisione. In un momento in cui la sua natura e il suo futuro venivano messe in discussione. Adesso l’Europa deve avere continuità di passo. Lo deve avere con l’Ucraina e deve dimostrare unità e decisione anche sui tanti disperati che stanno arrivando in Italia in questi giorni.

Anche parlare di problema immigrazione dimostra miopia, grettezza e chiusura mentale. L’immigrazione non è un problema. Sono fenomeni storici di grandissima portata che non puoi fermare col muro come voleva fare Trump, né con operazioni di polizia.

La strada maestra è aiutare l’Africa e ridistribuire i migranti, cambiando l’accordo di Dublino, e foraggiando con soldi europei chi prende i migranti. Adesso che in Africa c’è da una parte l’ISIS e dall’altra l’influenza russa, in un quadro di tensioni, se non di aperta guerra, non puoi rispedire questa povera gente in quei paesi.

Oltre al motivo umanitario c’è anche il motivo economico, rispedire con un aereo di linea i migranti significa spendere un sacco di soldi.

E ora è il momento dell’analisi tattica dello Sheriff.

Gli sceriffi sono la squadra con più titoli in Moldovia. Anche quest’anno sono primi in classifica. Club abituato a vincere, assolutamente da non sottovalutare. Il loro allenatore, l’italiano Renato Bordin, dispone le pedine con il 4141 in cui sono i terzini e le ali quelli più responsabili del gioco d’attacco. Transfermarkt riporta i loro infortuni ma non escludo che possano giocare le ali più famose: Vinicius Paiva come ala destra, (brasiliano, bravo con entrambi i piedi, ma principalmente col destro) e Rasheed Akanbi come ala sinistra (nigeriano, principalmente destro).

E’ una partita in cui, chi scende in campo, dovrà dare il massimo, anche se mancassero i due giocatori scritti sopra e giocassero al loro posto a destra il camerunense Ngom Mbekeli e a sinistra il brasiliano Joao Paulo (mancino). Attenzione anche sul terzino sinistro colombiano, Artunduaga, sugli inserimenti di Badolo (Burkina Faso), Taila (il capitano marocchino) e Ademo (Nigeria) e sul centravanti brasiliano, naturalizzato moldavo, Luvannor.

Come l’Europa deve dimostrare costanza nell’unità e nella decisione, anche la Roma deve tornare da Tiraspol con lo scalpo degli sceriffi per dimostrare che le qualità mostrate con l’Empoli non sono un caso. Daje Roma!

Giordano Sepi

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